Marterdì 28 gennaio, presso il Circolo della Sala della Stampa Estera di Roma, è stato presentato il libro “Presunto colpevole. Gli ultimi giorni di Craxi” (Einaudi) di Marcello Sorgi. All’evento hanno partecipato Stefania Craxi, il direttore del Messaggero Virman Cusenza e Massimo D’Alema, presidente del Consiglio in quegli anni.
Durante la presentazione D’Alema ha parlato di Craxi come di “un uomo sconfitto, su due fronti: su quello giudiziario, ove si trovò ad essere il capro espiatorio di un’operazione di “purificazione” della politica italiana; su quello politico, ove le sue idee non trovarono sponda nel Pci”, da quanto si legge nell’articolo di Corrado Ocone intitolato “Craxi, D’Alema sul banco degli imputati e la Storia che non fa sconti”.
Sorgi racconta il crepuscolo di un uomo che come pochi, nel dopoguerra, è stato amato e odiato. “Il destino di un politico con cui, prima o poi, il Paese dovrà fare i conti”, si legge nella presentazione del libro. Perché negli ultimi decenni i governi italiani hanno negoziato su tutto e con tutti: “Sempre, tranne in due occasioni: per Moro e per Craxi”.
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