Dopo lo smarrimento dovuto ai risultati del referendum irlandese, ha parlato con fermezza Silvio Berlusconi. Il premier, in partenza per una riunione del Consiglio di Stato europeo a Bruxelles, ha sostenuto la volontà del Governo italiano di ratificare al più presto il Trattato di Lisbona e di lavorare per la realizzazione concreta di politiche europee sulla Difesa e sull´Unione Mediterranea. La birra Guinness che scorreva a fiumi fino a ieri tra i leghisti oggi rischia, dunque, di avere un sapore decisamente amaro per Bossi & Co,. che avevano completamente appoggiato e sostenuto i “fratelli Irlandesi” nel loro no al Trattato di Lisbona. Berlusconi è apparso anche nostalgico parlando di Europa; ha ricordato i “bei tempi andati”, quando lui stesso era Presidente del semestre di turno e i suoi interlocutori erano Jose Aznar e Tony Blair. Ora – secondo le parole del Presidente del Consiglio – non ci sono più quelle figure importanti e il panorama europeo è davvero molto debole. Per questo – conclude il premier – c´è bisogno di un “drizzone” all´Unione, affinchè si svegli dal torpore e ritrovi la strada dell´integrazione e del dialogo con i suoi cittadini.
Un ‘drizzone’ per l’Europa
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