Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha avuto ieri un incontro riservato con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Il faccia a faccia s’è svolto all’Hotel Bayerischer Hof di Monaco, a latere degli eventi della Conferenza sulla Sicurezza che si sta svolgendo nella capitale della Baviera. Il dipartimento di Stato voleva tenere segreto l’incontro, ma l’informazione è stata fatta uscire dai giornalisti russi che seguono il capo della diplomazia del Cremlino.
Poi la portavoce del ministero russo, Maria Zakharova, ha confermato il meeting con un post su Facebook, con tanto di foto dell’americano che entrava nell’hotel. Non è la prima volta che Mosca fa uscire informazioni a tradimento su incontri teoricamente riservati. Con Politico un funzionario americano ha negato che il Dipartimento di Stato abbia chiesto alla Russia di non pubblicizzare l’incontro, ma dello stesso non si è parlato in un briefing ufficiale con cui l’amministrazione Usa. Il funzionario ha detto che Pompeo ha incontrato Masrour Barzani, primo ministro della regione irachena del Kurdistan, e che altri statunitensi si sono incontrati con le controparti israeliane e con un alto funzionario dell’Ue per gli affari esteri, Helga Schmid.
Non è chiaro perché il Dipartimento di Stato non abbia reso noto in anticipo l’incontro tra Pompeo e la sua controparte russa.
Un giornalista russo in viaggio con Lavrov ha affermato che gli Stati Uniti avevano richiesto che non ci fossero conferenze stampa o dichiarazioni congiunte e che i fotografi non fossero nemmeno invitati a scattare una foto dei due migliori diplomatici che si stringevano la mano.
Possibile che tra i temi trattati ci sia stata la situazione di Idlib, l’area della Siria settentrionale ancora in mano ai ribelli. Il regime siriano sta cercando di riconquistarla in una campagna che ha creato una situazione di estrema tensione con la Turchia (protettrice dei ribelli). La Russia è in una situazione intermedia, in mezzo se cercare uno spazio diplomatico di contatto con Ankara o seguire la linea lealista. Due giorni fa, il delegato americano per la crisi siriana ha detto che Washington si trova d’accordo con i turchi sulla linea siriana (e su quella libica).