Sono 4.5 milioni i disoccupati e gli invalidi che nel Regno unito percepiscono un sussidio. Molti di loro, però, devono avere origini poco british, dal momento che sono diventati dei veri e propri “maghi” della pensione sociale. In sostanza, seguendo bene le regole, è possibile vivere una vita come suddito della Regina senza dover mai lavorare. Lo Stato-pantalone in questo caso paga tutto; per le spese correnti, le bollette, l´affitto di casa, la scuola per i figli e persino i loro vestiti ed i pannolini per i bebè. Andando però a spulciare i conti, il laburista Brown si è evidentemente reso conto che esistono molti fannulloni anche in Gran Bretagana ed ha annunciato delle misure restrittive sui sussidi sociali e per disoccupazione. I disoccupati, insomma, dovranno ripagare il loro sussidio, attraverso lavori socialmente utili. Dovranno – così recita la norma – essere “forzati a lavorare”. Stessa cosa vale per i tossicodipendenti e per gli invalidi, che saranno sottoposti a visite incrociate per valutarne l´effettiva inabilità ai fini della loro pensione o sussisido e che, comunque, dovranno se è possibile essere integrati nel mondo del lavoro, soprattutto nel settore sociale. Decisamente una gran svolta per il welfare britannico. Con questa operazione il premier conta di ridurre i sussidi di circa 1 milione di unità, il che porterebbe un po´ d´aria nelle casse dello Stato inglese. Una strada coraggiosa, laddove il vero Welfare non può essere confuso con un assistenzialismo clientelare ed improduttivo. Per una volta, bravo Brown!
Giro di vite sui fannulloni della Regina
Di
