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Cloud e intelligenza artificiale al servizio della ricerca. Accordo fra Ibm e Ospedale Bambino Gesù

L’ospedale pediatrico più grande d’Europa, il Bambino Gesù, ha dato il via a una collaborazione strategica con Ibm per accelerare la diagnosi e il trattamento dei propri (giovanissimi) pazienti. L’obiettivo della partnership è infatti quello di condividere conoscenze mediche e tecnologie all’avanguardia per garantire attività di ricerca e di cura più rapide e più efficaci.

UNA NUOVA ALLEANZA

Intelligenza artificiale e cloud saranno dunque a disposizione dei medici del centro ospedaliero per consentire lo sviluppo di un database in grado di integrare informazioni genomiche, cliniche, di laboratorio e di imaging anonimizzate. Com’è noto, infatti, le strutture ospedaliere producono una sempre maggiore quantità di dati e di differente tipologia, la cui messa a fattor comune può aiutare di molto l’attività dei medici, consentendo la realizzazione di protocolli di ricerca per migliorare la diagnosi, la prognosi e lo sviluppo di nuove terapie.

LA NEUROLOGIA

La collaborazione tra i due soggetti si concentrerà sui tumori cerebrali pediatrici con l’obiettivo di sviluppare algoritmi per accelerare la diagnosi e il trattamento dei pazienti affetti da medulloblastoma, un tumore del sistema nervoso centrale che fa parte del gruppo dei tumori embrionali e che rappresenta il 15-20% di tutti i tumori cerebrali pediatrici. L’identificazione precoce del sottogruppo di cui è affetto il singolo individuo, infatti, può influenzare significativamente la scelta del percorso terapeutico più appropriato, contribuendo in ultima analisi a migliorare i risultati.

LE MALATTIE RARE

Le aziende collaboreranno anche nell’ambito delle malattie rare, che colpiscono collettivamente il 6-8% della popolazione totale dell’Unione europea – e più di due terzi di questi disturbi colpiscono i bambini. IBM, dunque, supporterà l’ospedale nella realizzazione di un database di dati anonimizzati e svilupperà algoritmi che utilizzano l’intelligenza artificiale per migliorare la resa diagnostica, accelerare la diagnosi, identificare nuovi geni della malattia e caratterizzare disturbi non ancora riconosciuti in precedenza.

NON ESISTE CURA SENZA RICERCA

“Per l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù le frontiere della medicina necessariamente passano attraverso lo sviluppo della ricerca e della tecnologia scientifica”, ha riferito il presidente dell’ospedale Mariella Enoc. “Non esiste cura senza ricerca e non c’è futuro senza ricerca. Per questo motivo – ha continuato – l’integrazione delle competenze tra due aziende leader dell’innovazione nella ricerca pediatrica e nell’information technology rappresenta un grande valore aggiunto per raggiungere gli obiettivi di questa collaborazione e superare le sfide poste quotidianamente dalla scienza medica, a beneficio dei pazienti e delle loro famiglie”.

IA PER LA SALUTE

“Poche sfide potrebbero essere più importanti per la società, se non quella di mettere l’intelligenza artificiale al lavoro secondo modalità che potrebbero portare benefici ai bambini più bisognosi di aiuto”, ha fatto eco John E. Kelly III, vice presidente di IBM. “Ibm è onorata di poter collaborare con l’Ospedale Bambino Gesù e di contribuire ad accelerare il processo per lo sviluppo di trattamenti potenzialmente rivoluzionari per le malattie infantili rare”, ha concluso il manager di Ibm.



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