“È stato uno dei più grandi: autore, cantante, musicista, jazzista, un uomo che parlava a tanta gente e sapeva comunicare. Lui è stato un artista unico, a me mancherà molto anche come grande amico”. Oggi sarebbe stato il compleanno di Lucio Dalla, avrebbe compiuto 77, e con queste parole lo ricordava Gianni Morandi, dopo la sua scomparsa avvenuta improvvisamente in Svizzera per un infarto.
Un artista irregolare, Dalla, la cui ricerca artistica non si è mai fermata nel corso del tempo, così come le collaborazioni con altri cantautori italiani a partire dagli anni ’60. Gino Paoli, Edoardo Vianello, Luigi Tenco, la cui morte lo colpì profondamente.
Fino ad arrivare alle collaborazioni con Francesco De Gregori, Gianni Morandi, Ron, fotografati insieme a Dalla da Umberto Pizzi. È del 1972 una delle sue canzoni più conosciute, Piazza Grande, scritta con Ron nella parte musicale, mentre il testo portava la firma di Gianfranco Baldazzi e Sergio Bardotti. Dalla si presentò con questo brano al Festival di Sanremo, anche se la sua casa discografica spingeva per farla cantare a Gianni Morandi. Lo stesso Morandi aveva già portato al successo un brano scritto, tra gli altri, da Dalla: “Occhi di ragazza”, scritta inizialmente per Ron.
Nell’estate del 1979, invece, è la collaborazione con Francesco De Gregori a stravolgere il panorama musicale italiano. Con l’album “Ma come fanno i marinai” i due cantautori riempiono gli stadi italiani con i loro concerti come delle vere e proprie rock star.
“Beh, sai, è stato terribile. Io e Lucio avevamo finito di lavorare insieme da pochi mesi quando lui è morto, quindi non c’è solo la mancanza, ma proprio un distacco
improvviso, qualcosa con la quale ti sembra di non poter fare i conti”. Con queste parole a maggio del 2012 Francesco De Gregori ha raccontato lo sgomento per la morte di Dalla, con cui aveva collaborato dal 2010 con il tour (diventato poi disco dal vivo) intitolato “Work in progress”. “Credo che insieme siamo riusciti a scrivere e cantare cose importanti, con una sincerità e un’intensità rara che ha sempre superato diversità di carattere, di stile, di cultura, di educazione”, diceva De Gregori a Sussidiario.net.
Ecco, allora, una serie di foto d’archivio di Umberto Pizzi per ricordare Lucio Dalla.
(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata