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Palloncini-bomba da Gaza? Così Israele si attrezza contro Hamas

Israele si attrezza con un innovativo laser contro i palloncini incendiari e i droni di Hamas, che da due anni bruciano ettari di terreno e che ora fanno capolino anche nelle scuole. Lo ha ideato il Prof. Amiel Ishaaya presso l’Università Ben-Gurion del Negev dopo che i palloncini incendiari erano stati lanciati in Israele nel 2018, dando fuoco ai terreni agricoli e causando danni diffusi. Uno strumento che adesso potrebbe essere applicato anche negli aeroporti.

COSA SONO E COME FUNZIONANO

Il sistema di difesa basato sul laser sarà in grado di eliminare palloncini esplosivi e droni d’attacco anche in ambienti urbani. Pochi giorni fa l’ennesimo episodio: alcuni bambini che frequentavano una scuola dell’infanzia vicino a Kiryat Gat sono stati costretti a nascondersi perché un gruppo di palloncini era stato avvistato a poche decine di metri. Un video diffuso da Channel 13 mostra che, una volta individuati i palloncini, la maestra richiamava in fretta i piccoli mentre giocavano fuori nel cortile.

È solo l’ultimo di una serie numerosa di avvistamenti: un pallone esplosivo è stato fatto esplodere accanto a una casa nel kibbutz di Kfar Aza tre sere fa, mentre altri palloncini esplosivi continuavano ad entrare nel sud di Israele, attivando una serie di misure di sicurezza da parte delle forze dell’ordine, come la chiusura precauzionale di alcune strade vicino a Nahal Oz. Da lunedì ad oggi sono stati otto gli avvistamenti, tra cui uno in un campo nel Consiglio Regionale di Merhavim ed uno atterrato nei pressi della stazione feroviaria di Netivot, con i treni bloccati per diverse ore.

I DANNI

All’inizio erano semplici aquiloni, ma in seguito Hamas ha “raffinato” la sua tecnica terrorista con l’impiego di palloncini recanti messaggi di “Happy Birthday” o “I love You” che volano in aria sembrando innocui, ma che fino ad oggi hanno bruciato migliaia di ettari di terra e causando milioni di dollari in danni all’agricoltura. Alcuni di questi palloncini sono stati progettati per innescare incendi multipli e le squadre di smaltimento sono spesso chiamate a disinnescare esplosivi trovati attaccati a palloncini e aquiloni. Tra luglio e settembre del 2018, i palloncini hanno provocato in media 12 incendi al giorno distruggendo oltre 6.000 acri di foreste e terreni agricoli e uccidendo enormi quantità di fauna selvatica. Gli esperti affermano che per riparare il danno all’ecosistema ci vorrà un decennio.

LE CONFERME DA GAZA

Sta inoltre montando i timore dei cittadini e di quei genitori che sono costantemente preoccupati per i loro figli che raccolgono questi giocattoli esplosivi dall’aspetto innocente. Inoltre dalla Striscia di Gaza stanno arrivando conferme che potranno essere lanciati palloncini ripieni di gas lacrimogeni oltre che le immagini dei “mittenti”. Si fanno chiamare unità di confusione notturna e sono ritratti in foto mentre mantengono i dispositivi incendiari collegati ai palloncini pronti a volare verso Israele, vicino al confine a est di Rafah.

LE FINALITÀ

Un terrorista palestinese di 18 anni ha raccontato sul canale australiano ABC News Australia cosa c’è dietro la strategia dei palloncini: “Vogliamo provocare di più gli israeliani, quindi abbiamo attaccato uno straccio in fiamme all’aquilone. Grazie alla volontà di Dio, il filo è stato tagliato e l’aquilone è caduto dall’altra parte appiccando un incendio”. La modalità di questi attacchi è anche low cost: un aquilone costa solo un dollaro, mentre un palloncino addirittura la metà, molto più economici rispetto ai razzi Qassam, ha aggiunto il giovane terrorista.

I ROBOT

La polizia israeliana, al fine di proteggere cittadini e bambini, ha realizzato un video dimostrativo in cui si vedono bambini che giocano a calcio. Uno di loro calcia accidentalmente la palla sopra il recinto del parco giochi e la palla atterra accanto a un aquilone. Uno dei ragazzi corre a prendere la palla, vede l’aquilone e fa quello che ogni bambino farebbe: allunga la mano verso l’aquilone. Ma poi una ragazza gli grida: “Fermati, non toccarlo. Potrebbe essere pericoloso!”. E infine un poliziotto indica un robot per lo smaltimento delle bombe e il video si conclude con le sue parole: “Io e il mio robot Bambi verremo a occuparcene”.

twitter@FDepalo

 

(Foto: Hoheit)

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