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Un primato europeo per Berlusconi

Se un avversario come Rutelli afferma che “Berlusconi dimostra vere capacità di leadership politica”, allora vuol dire che davvero il Cav. ha compiuto un grande salto di qualità. In questi mesi la contrarietà o quanto meno la diffidenza verso le doti politiche del presidente del Consiglio si sono assai ridotte dinanzi ai risultati politici che è stato capace di ottenere e che appaiono davvero notevoli. Una delle qualità che fa un di un uomo politico un leader è la forza di non esaurire mai la propria spinta propulsiva. E questa a Berlusconi proprio non manca.Non gli basta essere il primo partito in Italia né i primi brillanti (almeno mediaticamente) risultati del suo governo: ha la testa già all´Europa e alle elezioni europee che si terranno a giugno 2009. Il premier pensa alla legge elettorale di Bruxelles e al rapporto con ex alleati come Udc e Destra non in termini tattici o autoreferenziali. Ha in mente un nuovo, ambizioso, traguardo: il primato del Pdl nel gruppo del Ppe al Parlamento europeo.Attualmente, sono i tedeschi a rappresentare la delegazione più corposa. Quella italiana segue la Francia e la Spagna. Con l´unione di Forza Italia e An nel Pdl e l´adesione di questo nella grande famiglia popolare, il traguardo della leadership in Europa è, numeri alla mano, alla portata. Un accordo con l´Udc e/o con la Destra potrebbe rafforzare questa probabilità. E´ presto per dire come andrà a finire, ma certamente ora il Cav. punta al primato europeo. 

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