Prima auspicava una ricomposizione del centro con il Pd. Ora Andrea Olivero, coordinatore nazionale di Scelta civica, suggerisce al mondo terzista di aprire ai grillini. L’intervista a Repubblica in cui lancia un ponte ai Cinque stelle su cambiamento delle forme dello Stato, lotta agli sprechi e “contrasto allo status quo che contraddistingue la politica” ha fatto storcere il naso a molti (non si sa a Mario Monti). Perché fa parte di quella miscellanea di fughe in avanti e bruschi stop and go che hanno caratterizzato il movimento legato alla società civile ideato dal professore bocconiano. Fin qui senza una decisa svolta autonoma, ma foriera di interrogativi: dove va Sc?
Olivero dixit
Dice Olivero a Repubblica: “Durante il tentativo Bersani noi abbiamo detto no, ma se oggi persone del movimento si collocassero su linee più autenticamente riformiste si potrebbe ragionare. In ogni caso noi non vogliamo chiudere la porta al movimento rispetto, per esempio, alle riforme istituzionali, che devono essere fatte con maggioranze più ampie”.
Numeri impietosi
Complici i risultati non esaltanti alle urne e i sondaggi che li danno già dimezzati, in Sc è iniziato una sorta di countdown per la resa dei conti. Troppo forte il desiderio di marcare il terreno, ognuno con le proprie peculiarità: l’organizzazione in mano all’anima più di centrosinistra, come quella di Andrea Riccardi e Olivero; le istanze più modernizzatrici e nella sfera dei diritti inascoltate rappresentate dall’ex radicale Benedetto Della Vedova.
Altri lidi
Di quella pattuglia di fregate montiane con la stessa rotta e rematori d’eccezione, l’anima montezemoliana di Italia futura ha già sciolto la formazione iniziale. Dirigendosi a vele spedite verso lidi “liberalizzatori”, come dimostrano le riflessioni del presidente dell’Adam Smith Society, l’avvocato Alessandro De Nicola, che, cogliendo la palla al balzo del caso ERT, la Rai greca che il governo vuole chiudere, avanza oggi una proposta di riforma della tv pubblica italiana. O come, più chiaramente, sottolineava senza giri di parole in un editoriale Nicola Rossi di poche settimane fa. Inoltre frequenti sono gli scetticismi di liberal come Lanzillotta e di Cazzola verso aperture a forze populiste, senza dimenticare le divergenze passate, ad esempio, fra Tinagli e Binetti su mozioni opposte sull’aborto.
Reazione
Ma non è tutto, perché la prima reazione stizzita all’uscita di Olivero arriva da Andrea Romano, ex timoniere di Italia futura (oggetto di avvicendamento come l’intero board dell’associazione) che su Facebook ha commentato sarcastico: “Olivero suggerisce di aprire ai grillini dopo avere tentato la fusione con l’Udc? Il coordinatore di Scelta Civica si coordini maggiormente con se stesso, e Sc riprenda visibilità con la forza delle proposte e delle idee”. Sì, ma quali?
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