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mafiaNo, la legge del fare. Senza aspettare

Un vecchio proverbio cinese prescriveva “non serve maledire il buio, piuttosto si accenda una candela”. Quella fiammella, nuova e senza retorica, prova ad animarla un logo. Che profuma di pulito, lucido e vergine: così nasce mafiaNo, il tentativo di assegnare un bollino di qualità a chi sceglie un’altra strada. Quella della legalità, della trasparenza e di una comunità che, idealmente, inizia a muoversi assieme. Come una pangea che, non più balcanizzata in mille e più rivoli, decide di farsi oceano per acquistare maggiore forza e determinazione.

mafiaNO si propone come compagno di viaggio a tutte quelle associazioni, quei singoli cittadini, quelle forze politiche che, tralasciando inutili e sterili interessi particolari, intendono rendersi attivi al fine di fabbricare “progetti tangibili di tangibile fruibilità” come ama definirli l’ideatore del progetto, Nino Spirlì. E nel solco di marcare la distanza dai grandi centri di potere, non più per promuovere singoli eventi slegati fra loro ma comporre un unico calendario proposto, concordato, deciso, democraticamente e con un’unica linea artistica, culturale, e sociale.

Niente campanilismi, “guerre di quartiere, sagre contrapposte, concerti in competizione, o iniziative aprioristicamente isolate”. mafiaNO, che in questi giorni viene presentata su tutto il territorio nazionale, si propone come un grande abbraccio ideale per consentire ai partecipanti di raccogliere, assieme, i benefici di quello slancio di legalità. Con una rete a maglie larghe, larghissime di enti, associazioni e aziende. E anche con il prezioso contributo dell’arte. Nasce così il cortometraggio Pirandello Drag, interamente prodotto e girato in Calabria. Che squarcia un velo sul complesso tema della lotta contro l’omofobia, diretto ed interpretato da Nino Spirlì. Per dare un calcio ai luoghi comuni.

twitter@FDepalo



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