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Troppa burocrazia sul mondo dell’auto. Una proposta

Un progetto di semplificazione della burocrazia dell’auto sarà presentato nei prossimi giorni alle Istituzioni in modo congiunto da Unasca Confarca e Andac, le associazioni maggiormente rappresentative degli studi di consulenza, agenzie di pratiche auto e delegazioni Aci. Fatto salvo il giudizio positivo sulla volontà del Governo Letta di proporre al Parlamento la semplificazione di alcune pratiche automobilistiche, le tre associazioni ritengono che per questo settore si può e si deve fare molto di più.

Risparmi per gli utenti e meno sprechi per la Pubblica amministrazione

Il dettagliato progetto di legge si schiera contro l’eccesso di burocrazia che grava sul mondo dell’auto.
Le tre associazioni ritengono in particolare che per un’effettiva semplificazione che produca riduzione di oneri per gli utenti (automobilisti, imprese e operatori del settore), minore spesa pubblica e maggiori garanzie, siano necessari due interventi precisi: la riduzione da due archivi esistenti (motorizzazione-pra, una peculiarità solo italiana) a un solo archivio pubblico che si occupi della messa in circolazione dei veicoli, e l’adozione della sola carta di circolazione europea quale documento unico che ne attesti la disponibilità, eliminando così il certificato di di proprietà.

Gli effetti

Il segretario nazionale Unasca, Ottorino Pignoloni, spiega che in questo modo “si eliminerebbero inutili duplicazioni strutturali e procedurali che oggi fanno gravare su automobilisti, imprese e operatori del settore il fardello dei doppi costi, sia di natura fiscale, pari a circa 800 milioni di euro l’anno, sia procedurale, con la duplicazione di oltre 50 milioni di documenti cartacei da produrre e consegnare ai due uffici pubblici (Pra e Motorizzazione)”.



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