Dopo il tema d’italiano è stata la volta della seconda prova scritta diversa per ciascun indirizzo.
E già ieri pomeriggio i consigli d’esame si sono riuniti per vagliare le prime due prove degli esami di maturità. Dopo un week end di pausa, la prossima tappa, forse la più temuta, è rappresentata dalla terza prova, in calendario per lunedì 24 giugno: il ‘’quizzone” multidisciplina, che non sarà predisposto dal ministero dell’Istruzione ma dalle singole commissioni esaminatrici.
Una prova a scatola chiusa
Gli studenti potrebbero trovarsi di fronte domande sia a risposta chiusa sia a risposta aperta, trattazioni sintetiche o analisi di casi pratici e professionali o sviluppo di piccoli progetti. Quel che si sa è che le domande riguarderanno non più di cinque discipline e saranno in linea con le esercitazioni svolte dai ragazzi durante l’anno scolastico.
Il regolamento prevede infatti che sia i quesiti sia le materie sulle quali verte il quiz devono restare segreti fino all’inizio della prova.
Come affrontare la terza prova
Il sito studenti.it offre agli studenti alcuni consigli su come affrontare la terza prova: prima di tutto sapere come questa verrà impostata e prepararsi a dovere, meglio se lo si è già fatto durante tutto l’anno scolastico. A questo punto potrebbe essere necessario però restringere il campo: “Essendo una prova che viene predisposta dalla commissione d’esame, infatti, i quesiti che verranno proposti riguarderanno molto probabilmente le materie per cui i professori che compongono la commissione sono abilitati ad insegnare”, si legge sul sito specializzato. Per finire è importante non sbagliare nel metodo: “La preparazione per l’ultima delle prove scritte non deve prevedere una preparazione dettagliata perché la risposta ai quesiti consisterà nell’individuare la risposta giusta tra quelle proposte o al massimo spiegare l’argomento in poche righe”.
Con la correzione del tris di prove e superato anche lo scoglio del quizzone a separare i ragazzi dal sospirato diploma saranno solo gli esami orali.