Il ministero sella Difesa di Taiwan ha dichiarato che i radar della contraerea hanno tracciato lo sconfinamento di jet cinesi nei cieli dell’isola durante la visita dell’Health secretary statunitense, Alex Azar. Pechino nei giorni scorsi aveva definito il viaggio del segretario alla Sanità degli Stati Uniti come una minaccia per la pace. Dal 1979 a oggi Azar è i più alto rappresentante del governo americano a visitare quella che il Partito Comunista cinese considera una provincia ribelle — da riconquistare a ogni costo. E che a farlo sia proprio il responsabile delle politiche sanitarie dell’amministrazione Trump è, chiaramente, tutt’altro che causale. L’incontro con la presidente Tsai Ing-wen non segue semplicemente l’avvicinamento Taipei-Washington fortemente voluto dall’attuale amministrazione statunitense anche come simbolo del contrasto a Pechino, ma ha di fondo un tema importante: la pandemia. Una delle polemiche più dure tra Stati Uniti e Cina è nata mesi fa, quando nel cuore della crisi sanitaria, l’Oms aveva deciso di non riconoscere formalmente Taiwan come stato indipendente e di non condividere informazioni sul Covid con il governo locale — che riceveva dati filtrati tramite la Cina e nonostante questo è risultato uno dei paesi che ha affrontato l’epidemia con maggiore successo.
Had a productive meeting with @SecAzar & the @HHSGov delegation. Thank you to @POTUS and @SecPompeo for supporting the #TaiwanModel & our international participation. Working together, we can prove that democracy is the best system to overcome global challenges. pic.twitter.com/8qztU4ClOK
— 蔡英文 Tsai Ing-wen (@iingwen) August 10, 2020
“La risposta di Taiwan al Covid-19 è stata tra le più efficace al mondo, e questo riflette la natura aperta, trasparente e democratica della società e della cultura taiwanesi”, dice Azar. “Lavorando insieme, noi possiamo dimostrare che la democrazia è il miglior sistema per vincere le sfide globali”, aggiunge Tsai. Con la pandemia, le questioni sanitarie hanno dimostrato tutta la loro centralità, sia in termini di benessere e prosperità di uno stato, sia nelle relazioni internazionali. In particolare, si è dimostrata fondamentale la necessità di aver un sistema di condivisione di informazioni globale, trasparente e funzionale, in grado di permettere alle autorità competenti di ogni singolo paese di avere dati tempestivi e monitoraggio costante.
Nel caso della diffusione di SarsCoV-2 questo potrebbe non essere successo. Almeno nelle fasi iniziali. La Cina è stata apertamente accusata dagli Stati Uniti di aver tenuto nascosto per mesi la presenza di casi di polmoniti anomale sul suo territorio e di aver pressato inizialmente l’Oms per non alzare allarmi eccessivi da cui il Dragone avrebbe potuto perderci in immagine. Quando Azar e Tsai parlano di sanità e democrazia lo fanno in termini specifici, riferiti alla vicenda attuale, ma chiaramente anche con valore simbolico, pensando al destino di Taiwan, uno degli ambiti più delicati del confronto Usa-Cina.
(Foto: Twitter, @SecAzar, l‘arrivo del segretario USA a Taiwan)