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Gli elettori Pd vogliono l’alleanza con il M5S ma… Ecco i dati Swg

Da una parte le alleanze di governo, dall’altra la percezione che gli elettori hanno di questa alleanza, appiattita sul Movimento 5 Stelle o sul Partito democratico, giusta o sbagliata, opportuna o obbligata? E se gli elettori del Movimento 5 Stelle sono spaccati tra chi accetta l’alleanza col Pd e chi vorrebbe tornare indietro (qui tutti i dati) quelli del Partito democratico credono che l’alleanza con i 5 Stelle sia stata una scelta giusta, anche se il Pd dovrebbe far valere di più le sue posizioni all’interno dell’esecutivo. A sondare gli umori dell’elettorato Pd l’ultimo report di Swg che registra, inoltre, la crescita di un punto percentuale tra i consensi nazionali per il partito di Nicola Zingaretti.

UN MATRIMONIO CHE MIGLIORA COL TEMPO

Non si può dire che sia stato un matrimonio d’amore quello tra le due forze politiche che oggi si trovano a guidare l’Italia, ma piuttosto un accordo di convivenza quasi obbligata dalle circostanze. Ecco, se per parte dell’elettorato M5S questa convivenza forzata ha snaturato il Movimento, per gli elettori del Pd è stata invece una scelta giusta. L’85% degli elettori del Partito democratico, infatti, crede che l’accordo con i 5 Stelle sia molto (16%) o abbastanza (69%) giusto, una percentuale che a settembre si fermava al 71%.

scelta giusta alleanza di governo

EQUILIBRI PRECARI

Tra le due forze di governo, gli elettori Pd percepiscono poi un bilanciamento nelle decisioni finali tra le due forze politiche (50%) ma ritengono che il Partito democratico si sia rivelato più capace di governare (59%). Secondo il totale degli elettori, invece, è il Movimento 5 Stelle ad avere maggior peso nelle decisioni del governo (31%), benché non sia così distante chi vede un equilibrio tra i due partner (27%).

CONGRESSO NO, MA LINEA POLITICA

Dopo che nelle scorse settimane si è riacceso il dibattito sulla leadership del Partito democratico, aperto dalle critiche mosse dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, al segretario Zingaretti, arriva anche lo sguardo degli elettori davanti alla possibilità e opportunità da parte del Pd di fare un Congresso. Una necessità che gli elettori non sentono, almeno non in questo momento (36%) o valutano non fondamentale (31%). Solo il 16% dell’elettorato valuta invece il Congresso un appuntamento necessario.

Secondo gli elettori Pd, però, il partito ha bisogno di chiarire bene i principi e le idee sui quali si fonda la sua linea politica (58%) ed essere più presente sul territorio, a livello locale (47%) e dovrebbe, inoltre, cambiare il modo di comunicare (20%). Dati che si sposano anche con quanto percepito dal 46% degli elettori, ossia che il Pd si sia appiattito troppo sulle posizioni del Movimento 5 Stelle e dovrebbe, invece, far valere maggiormente le proprie.

IL PD CRESCE (MA NON È IL SOLO)

Guadagna un punto percentuale la forza di Nicola Zingaretti nelle intenzioni di voto degli italiani, raggiungendo il 20,3%, mentre sempre al primo posto resta la Lega di Matteo Salvini che cala dello 0,3% ma rimanendo sempre sopra il 26%. Sostanzialmente stabile il Movimento 5 Stelle al 16% mentre cresce ancora Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia, passando dal 13,6% al 14,2%.

intenzioni di voto

 

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