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Perché l’attacco hacker subito dal Giappone riguarda anche gli Usa

Il governo di Tokyo teme che informazioni sensibili relative alle reti di comunicazione delle Forze di autodifesa del Giappone possano essere state sottrate durante attacchi informatici che hanno preso di mira, a inizio maggio, il gestore nazionale Ntt Communications (affigliato della Nippon Telegraph and Telecom Corp).

Il ministero della Difesa sta indagando sul caso, sospettando che l’entità delle notizie trapelate possa compromettere la sicurezza nazionale. La questione è molto delicata, perché tra i dati sottratti ci sarebbero informazioni sulle apparecchiature di comunicazione e sulla logistica organizzativa della base militare marittima a Yokosuka.

L’installazione si trova a sud di Tokyo, spalmata su una superficie di oltre due chilometri quadrati e dal 1960 — con la firma del Treaty of Mutual Cooperation and Security —  è gestita in partnership da Giappone e Stati Uniti.

È l’hub della Settimana flotta, quella che come AOR (area di responsabilità) ha il Pacifico — snodo tecnico della deterrenza militare sulla Corea del Nord, e soprattutto di quella geopolitica nei confronti della Cina. Yokosuka é il porto di casa per la “USS Ronald Reagan” e de Quinto gruppo da battaglia guidato dalla portaerei a propulsione nucleare (e del Destroyer Squadron 15 collegato).

I dati hackerati, pur non essendo classificati come “top secret” dal ministero, sarebbero in grado di danneggiare la rete di comunicazione tra il ministero e le forze di autodifesa. Non è chiaro se, riguardando la base, anche la componente americana nell’avamposto strategico possa esserne stata danneggiata, ma si suppone di sì, se sono state sottratte informazioni sensibili sulla base.

Si tratta dell’ultimo di una serie di attacchi informatici avvenuti contro società e attività giapponesi legate alla difesa: prima era toccato alla Mitsubishi Electric Corp, NEC Corp e Kobe Steel Ltd. L’hacking alla Mitsubishi Electric a gennaio potrebbe aver fornito agli hacker dati sulla capacità di un missile planante  ad alta velocità. Una tecnologia che la difesa giapponese considera all’avanguardia.

(Foto: Wikipedia, la base navale di Yokosuka)



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