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Schiaffo morale. Se a proporre un nuovo piano De Gasperi (non Marshall) è la Ue

Non chiamatelo Piano Marshall. All’Ue serve un “Piano De Gasperi” per la ripresa. Parola del presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che ha richiamato lo statista trentino in un intervento nella tradizionale conferenza fiorentina “The State of The Union”.

Ci pensa l’Ue, non l’Italia, a ravvivare la memoria di un patrimonio della storia repubblicana italiana. In un tempo di tempesta come quello che attraversa il progetto comunitario si cerca nel passato un approdo sicuro. Quello italiano è stato ricordato per la prima volta da Michel, ex primo ministro, del Belgio.

“È l’idea che lancio qui – ha detto Michel. De Gasperi è stato “uno dei contributori chiave all’implementazione del piano per ricostruire l’Europa”. Di qui l’idea di intestare al presidente del Consiglio della ricostruzione italiana il piano per la ricostruzione europea post Covid-19.

Il piano, che sarà da sviluppare “in cooperazione con tutte le istituzioni europee, i 27 Stati Membri e tutte le parti coinvolte nell’integrazione europea ma soprattutto con tutti i cittadini”, si poggerà su due pilastri, ha spiegato l’ex premier belga. Da una parte il “Green Deal”, dall’altra l'”Agenda digitale”, “due motori potenti per la trasformazione e il progresso”.

Perché chiamare in causa De Gasperi? Risponde Michel: “Il 10 dicembre 1951, parlando di un piano per la difesa europea disse: ‘La storia, con le sue similitudini e le sue coincidenze, con le sue connessioni che quando sono spezzate sono forgiate di nuovo all’istante, ci mostra che l’unione delle nostre forze probabilmente dissolverà il rancore nei nostri cuori e ci darà la pace dentro l’Europa. La condivisione delle nostre esperienze raddoppia la forza delle nostre potenzialità nazionali dando loro nuovo impeto verso la creazione di una civilizzazione ancora più avanzata e nobile'”.

Il piano per la Difesa, è noto, non è andato in porto, e proprio oggi “il contesto geostrategico dovrebbe indurre l’Ue a fare di più in merito”. Ma sulla ricostruzione economica, dice il presidente del Consiglio europeo, gli europei “unirono le loro forze dissolvendo il rancore” e diedero vita alla Ceca superando gli egoismi nazionali.

Nel pieno delle trattative europee su Recovery Fund, Mes e altri strumenti per la ripartenza economica e industriale, uno dei più alti rappresentanti delle istituzioni Ue tocca un tasto che è, o almeno dovrebbe essere particolarmente sensibile dalle parti di Palazzo Chigi. Michel infatti non ignora di certo che Conte vanta di annoverare De Gasperi fra i suoi riferimenti ideali di cattolico in politica.

Non è un caso, come aveva raccontato Formiche.net, lo scorso agosto, nel giorno più duro della crisi agostana, ricevuto il benservito da Matteo Salvini, che Conte si sia rifugiato due ore nella casa della figlia primogenita dell’illustre predecessore, Maria Romana, per farsi raccontare la vita del padre (e sfuggire alle orde di telecamere che lo cercavano) prima di andare ad annunciare la fine del governo ai cronisti. Evidentemente i mesi passano, e i riferimenti anche.


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