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Il governo indichi una strategia contro Covid-19. L’appello dei 150 prof.

Di Giuseppe Valditara

Emmanuel Macron ha annunciato un piano per la riapertura della Francia a partire dall’11 di maggio. In quel piano si prevedono alcune misure che da qualche settimana 150 professori italiani hanno posto all’attenzione del governo. Misure analoghe si stanno avviando in Germania e in altri Paesi europei. Si tratta del cosiddetto modello Corea. Siccome ad oggi non è noto cosa intenda fare il governo italiano, 150 professori hanno deciso di ritornare sull’argomento con un nuovo documento per punti che qui riporto: “Consapevoli che le libertà individuali, il lavoro, la salute, compresa quella psicologica, della popolazione, il risparmio, e la libera iniziativa privata sono beni primari, costituzionalmente protetti, chiediamo al governo:

1. che si realizzi urgentemente una campionatura rappresentativa della popolazione per comprendere la reale estensione del contagio e la letalità del virus.

2. La progressiva adozione di misure alternative all’isolamento domiciliare generalizzato, all’interno di una chiara strategia di contenimento della diffusione del virus. In particolare il ricorso al tracciamento puntuale del contagio.

3. La identificazione precoce dei positivi con indagini molecolari e sierologiche di massa.

4. L’avvio di una produzione su larga scala del materiale necessario per le indagini molecolari e sierologiche.

5. L’obbligo per tutta la popolazione che abbia contatti con il pubblico di indossare mascherine filtranti e protettive.

6. La sospensione – ai sensi e nel rispetto degli articoli 9, comma 2 e 23 del GDPR e del Considerando n. 73 del Gdpr-, fino al termine della emergenza, con apposito decreto legge, del diritto alla privacy e della limitazione all’utilizzo dei dati elettronici allo esclusivo fine della adozione delle misure necessarie al tracciamento, alla eventuale geolocalizzazione, a rilevazioni epidemiologiche, e alla ricerca. Contestuale previsione della distruzione dei dati così raccolti al termine dell’emergenza fissato per legge.

7. La indicazione di tempi certi a partire dai quali i diritti costituzionali alla libertà di movimento, di riunione e di libera iniziativa privata vengano ristabiliti garantendo condizioni di sicurezza per lavoratori e cittadini.

8. La condivisione e la pubblicizzazione del piano di governo per il contenimento dell’epidemia e la gestione della fase 2 con modalità tali da rendere aperto il confronto con tutta la comunità scientifica nazionale”.

È importante che il governo parli rapidamente agli italiani con chiarezza, dimostrando di avere una strategia, prevedendo una tempistica e dimostrando di conoscere le misure che accompagneranno l’avvio della Fase 2.

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