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Ecco perché Angela Merkel tornerà a trionfare

Il 23 giugno scorso CDU e CSU hanno approvato il programma con il quale, se i sondaggi saranno confermati nelle urne, la signora Merkel continuerà a governare fino al 2017. In Italia, per ora, dei contenuti del programma – dall’aumento delle pensioni per madri e invalidi civili (secondo le stime l’aggravio potrebbe anche toccare i venti miliardi), all’aumento di trentacinque euro al mese del sussidio per i figli (che da solo costerà 7,5 miliardi) fino al piano di lavori pubblici (circa 4 miliardi) – non si è parlato.

Forse perché tutti gli osservatori sono convinti che la signora Merkel tornerà a trionfare, indipendentemente dalle ricette proposte. In questa tesi, c’è una buona dose di verità. Il programma dei cristianodemocratici e dei cristianosociali sembra infatti scritto, come se la vittoria alle elezioni del prossimo 22 settembre fosse data per scontata. Gli impegni assunti dal principale partito di governo, che veleggia oltre il 40% nelle opinioni di voto, sono infatti privi di alcun piano finanziario.

In sostanza, la Cancelliera vorrebbe realizzare opere pubbliche e versare sussidi per circa 28,5 miliardi di euro (questi i calcoli del quotidiano economico Handelsblatt), senza spiegare da dove prenderà i quattrini o meglio, promettendo di non alzare le tasse, nella pia illusione che la Germania continui a macinare punti di PIL come fatto finora, senza cioè arrestarsi sotto il peso del rallentamento degli altri partner europei. Un’altra spiegazione, altrettanto plausibile, l’ha data Kurt Lauk, il capo del consiglio economico della CDU, l’ala liberale del partito. In sintesi, secondo Lauk, le promesse della signora Merkel sarebbero soltanto specchietti per le allodole, promesse elettorali che mai e poi mai verranno realizzate, a maggior ragione se cristianodemocratici e cristianosociali dovessero stringere un nuovo patto di coalizione con i liberali dell’FDP, dati a cavallo tra il 4 e il 5% e quindi ancora non del tutto certamente confermati al Bundestag.

Se i voti dei liberali non dovessero bastare, tuttavia, le proposte di spesa della Cancelliera tornerebbero utili per una riedizione della Große Koalition con i socialdemocratici, ma anche per un’inedita alleanza con gli ecologisti. Non a caso, la CDU/CSU non ha preso alcun impegno preciso circa il livello di spesa pubblica tedesca per la fine della prossima legislatura.


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