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Lettera di minacce per D’Alema e Violante firmata Fai

Una pesante lettera di minacce nei confronti del presidente del Copasir, Massimo D´Alema, e all´ex magistrato ed ex presidente della Camera Luciano Violante, siglata Fai, Federazione anarchica informale, è stata recapitata questa mattina al Palazzo dell´Informazione del Gruppo Adnkronos, a Roma. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Digos della questura di Roma.
 
La lettera rivolge espressamente minacce di morte nei confronti dei due esponenti del Pd: una “condanna a morte” emessa da una sedicente “cellula romana” della Fai, per i “veri responsabili del nostro disagio politico-sociale”, riferisce.
La missiva è scritta a mano con una biro e in stampatello, corredata anche del simbolo di anarchia. E fa riferimento ai “compagni” detenuti in Indonesia e in Italia.
 
Piena solidarietà giunge da parte del mondo politico che interpreta con tono allarmante l’accaduto. “Le minacce che, per l`ennesima volta, vengono rivolte a Massimo D`Alema e a Luciano Violante sono un segnale allarmante: c`è evidentemente qualcuno che punta a creare una situazione di conflitto e violenza, a far tornare indietro il paese ad anni lontani e che vogliamo restino per sempre alle nostre spalle. Esprimo la mia solidarietà a D`Alema e Violante”, afferma Walter Veltroni.
 
Anche il presidente dell´Udc e vicepresidente della Camera, Rocco Buttiglione, ha espresso “la massima e più sentita solidarietà” a Massimo D´Alema e Luciano Violante “per le vili minacce di morte ricevute oggi”. “Ogni forma di intimidazione e di violenza – prosegue Buttiglione – va respinta senza tentennamenti. Questa è più che mai l´ora di lavorare tutti insieme per il bene dell´Italia”.
 
Secondo Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci, “è necessaria la massima fermezza da parte delle forze democratiche nel respingere questi metodi, che hanno fatto precipitare il nostro Paese, in un passato non lontanissimo, in uno dei periodi più bui della storia repubblicana. Faccio notare, tra l´altro” ha concluso Diliberto “che quella strategia ebbe l´effetto di indebolire oggettivamente le forze progressiste del nostro Paese”.
 
“Piena e convinta solidarietà” arriva inoltre da parte del vicepresidente Pd del Senato Vannino Chiti: “È necessario mantenere la massima fermezza per impedire che si riproponga qualsiasi forma di eversione. L´impegno per la non violenza non deve mai venire a mancare” , conclude Chiti.
 


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