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La festa dei serpari. Il primo maggio alternativo di Cocullo nelle foto di Pizzi

Cocullo è un paesino di 217 abitanti nella provincia aquilana, in abruzzo. Ogni anno, il primo maggio, si tiene la Festa di San Domenico e la processione dei serpari (Festa dei serpenti), una tradizione lontanissima nel tempo che si è conservata fino ad arrivare ai giorni nostri.

Nel 1976 Umberto Pizzi si trovava proprio nel paesino abruzzese per fotografare il rito che consiste nel ricoprire la statua di San Domenico di serpi raccolte nel corso della stagione invernale per poi portarla, come buon auspicio, per le vie del paese.

“Donne di antica bellezza, braccianti, ragazzi, costituiscono la testimonianza più viva dei significati attuali del rito tra i quali, appunto, quello del recupero della identità sociale e antropologica smarrita”, si legge sul sito del Comune di Cocullo in cui vengono indicate origini e significato della manifestazione. “Avanzano cantando inni devozionali: il canto di entrata in chiesa e il canto di partenza, quest’ultimo eseguito camminando a ritroso, secondo l’etichetta di omaggio del suddito che mai deve volgere il volto dal Signore”.

Nella piazza principale del paese, “sostano i serpari i quali, in attesa della processione, esibiscono orgogliosamente i vari tipi di serpi che sono riusciti a catturare. E’ questo un momento durante il quale antichi timori, ingiustificate avversioni e oscure paure nei confronti dei rettili, pian piano si sciolgono fino al punto che, seppure con qualche residuo di ritrosia, ci si lascia convincere al contatto con una serpe, quasi per soddisfare la necessità di un rapporto più profondo con il mondo soprannaturale che questi animali rappresentano”.

La processione inizia a mezzogiorno, con il santo portato a braccio da quattro persone e proprio sul sagrato i serpari che poggiano sopra la statua le serpi.

“La processione passa in mezzo alle vecchie case e qui, nel suo compiersi, il rito ricalca arcaici modelli costituendo l’esempio residuo di un mondo antico paneuropeo: a Santiago di Compostela, in Spagna, fatta centro delle pietà peregrinanti di tutta Europa, si maneggiavano i serpenti. A Marcopulos, nell’isola di Cefalonia, nel giorno dell’Assunzione della Beata Vergine, il 15 agosto, le serpi entravano in chiesa”.

Ecco tutte le foto dall’archivio di Umberto Pizzi.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata



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