Il caso Navalny, la Libia e la Bielorussia sono tra i principali argomenti che affronterà il ministro Luigi Di Maio durante l’incontro con l’omologo russo Sergey Lavrov in Russia.
Il viaggio di due giorni comincerà stasera, quando un volo da Bruxelles porterà il capo della Farnesina a Mosca. Domani Di Maio discuterà con Lavrov temi di dibattito internazionale. Dal governo russo confermano che si parlerà di sicurezza, strategia e anche del controllo delle armi.
Ma non solo. Il ministro italiano ha confermato che parlerà anche della situazione in Libia, Ucraina e Bielorussia: “Noi insieme alla Germania abbiamo sempre lavorato in tutti i format europei per costruire i presupposti per sanzionare la Bielorussia, perché non riconosciamo quel risultato. Poi la Russia è un attore fondamentale di quella crisi e deve aiutarci a ricondurre quel Paese al rispetto dei diritti delle opposizioni”.
La missione di Di Maio in Russia coincide con l’aumento della pressione da parte di Bruxelles contro il presidente bielorusso Lukashenko e la possibilità di imporre nuove internazionali.
Fonti della Farnesina hanno confermato a Repubblica che l’Italia considera “non legittime” le elezioni in Bielorussia e appoggia “la decisione di avviare sanzioni, chiediamo alla Russia di fare pressioni per far evolvere la situazione in maniera pacifica, di premere su Lukashenko perché non scateni nuova repressione contro le proteste pacifiche”.
Sulla Libia, invece, la posizione italiana è in mutazione. “Per mesi abbiamo atteso azioni positive – spiegano fonti della Farnesina a Repubblica -, abbiamo visto che la Russia mantiene un ruolo importante, ma agisce o fa agire qualcuno in maniera destabilizzante”. L’Italia si sentirebbe tradita dal Cremlino, che “invece di raffreddare lo scontro fra Haftar e il governo di Tripoli, per mesi ha continuato a incendiare la Libia. Danneggiando direttamente il primo interesse italiano: quello di mettere fine il prima possibile al caos nel paese che fu di Gheddafi”, si legge su Repubblica.
Tema caldo nel dialogo tra Lavrov e Di Maio sarà il caso di Alexei Navalny. I Paesi membri dell’Unione europea hanno concordato sanzioni contro i presunti responsabili dell’avvelenamento dell’oppositore russo.
Infine, Di Maio incontrerà a Mosca anche il ministro del Commercio e dell’industria, Denis Manturov, con cui guiderà il Consiglio italo-russo Di cooperazione economica, industriale e finanziaria. Insieme parteciperanno a riunioni con imprenditori russi e italiani.