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1992, l’anno che ha cambiato l’Italia

Lo scioglimento dell’Unione Sovietica, i maxi processi ai mafiosi e la loro cruenta risposta con le stragi di Falcone e Borsellino, la firma del trattato di Maastricht, l’arresto di Mario Chiesa e l’avviso di garanzia a Bettino Craxi, l’esplosione del debito pubblico italiano, la svalutazione della lira, il prelievo forzoso dai conti correnti degli italiani, l’elezione di Scalfaro al Quirinale, l’avvio delle privatizzazioni: tutto questo e molto altro ancora in trecentosessantacinque giorni che vale la pena di ricordare.
 
Lo abbiamo fatto nel numero di Formiche di marzo 2010 dal titolo “1992, l´anno che ha cambiato l´Italia”, con gli interventi di Gianni De Michelis, Paolo Cirino Pomicino, Vincenzo Scotti, Giovanni Di Capua, Massimo Pini, Aldo Giannuli, Giuseppe De Lutiis, Edward N. Luttwak e un´intervista a Giulio Andreotti.
 
Perché, abbiamo scritto, “all´Italia servirebbe uno sforzo di memoria, per capire cosa è stato quell´anno, ciò che eravamo fino ad allora e ciò che siamo stati”.
 
 


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