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Acea spinge forte sul green e sfida il Covid

La multiutility di Piazzale Ostiense presenta alla comunità finanziaria il piano industriale che guarda al 2024 e porta a 4,7 miliardi gli investimenti. Avanti tutta su green economy e transizione energetica

Acea mette la prua al vento e sfida la pandemia con gli investimenti. Il board della multiutility capitolina, controllata (51%) dal Comune di Roma, si è riunito in mattinata per approvare il piano industriale che guarda al 2024 e che proietta l’azienda di Piazzale Ostiense guidata da Giuseppe Gola verso la completa transizione energetica.

SPRINT DEGLI INVESTIMENTI

Il piano industriale di Acea è a trazione anteriore.  Gli investimenti complessivi previsti dal gruppo salgono infatti a 4,7 miliardi di euro, con un incremento di circa 700 milioni di euro rispetto al piano precedente. Di questi, 4,3 miliardi sono riferiti ad investimenti industriali, oltre l’80% in business regolati, e circa 400 milioni sono riferiti ad operazioni di merger&acquisition. Ben 2,1 miliardi (+400 milioni di euro rispetto al piano precedente) sono invece ascrivibili a specifici target di sostenibilità. Sempre sul fronte degli investimenti, “una importante spinta sarà data anche all’innovazione dove nell’aro del piano sono previsti investimenti per 615 milioni di euro su iniziative selezionate che riguarderanno principalmente la digitalizzazione e la creazione di sistemi di gestione intelligente delle Reti e dei servizi.

ORIZZONTE VERDE

Il cuore del piano Acea non poteva non essere la sostenibilità. Per una delle più grandi aziende energetiche del Paese, la transizione è la chiave di volta di ogni business. In particolare gli investimenti sostenibili di Piazzale Ostiense “riguarderanno la tutela e la gestione della risorsa idrica, attraverso interventi sulla rete con una ulteriore riduzione delle perdite di 11 punti 3 percentuali in media, pari al recupero di 440 milioni di metri cubi di risorsa idrica cumulati in arco piano”, si legge nei documenti che accompagnano il piano industriale.

Non è tutto. Acea contribuirà allo “sviluppo della mobilità elettrica, attraverso l’installazione di oltre 2.200 colonnine di ricarica e alla lotta al cambiamento climatico, attraverso l’incremento della produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici”. In particolare il gruppo intende incrementare il proprio portafoglio con circa 747 Mw di potenza installata da impianti fotovoltaici a fine 2024, di cui 569 Mw greenfield in aree industriali e agricole e 178 Mw da operazioni di M&A. La crescita avverrà anche attraverso partnership con partner finanziari “in un`ottica di potenziamento del posizionamento nel settore, mantenendo una solida struttura finanziaria. I nuovi impianti, a regime, avranno una produzione di oltre 1,3 TWh annui, pari a circa 600 kt di emissione di CO2 evitata”. A fronte di tutto questo, l’operatività che il gruppo metterà in atto nell’arco di Piano inciderà positivamente sul Pil italiano per circa 6 miliardi di euro, generando occupazione direttamente e indirettamente per oltre 21 mila persone.

AL SERVIZIO DEL SISTEMA PAESE

Il senso del piano industriale è stato dato proprio dallo stesso numero uno di Acea, Gola. “Oggi confermiamo il percorso di crescita intrapreso che consolida il nostro posizionamento quale operatore a forte vocazione industriale”. E “gli importanti risultati finora raggiunti ci permettono, nonostante la situazione di difficoltà in cui versa il Paese, di rivedere al rialzo i target economici e di business, supportando il percorso di ripresa economica, con una crescita capace di coniugare sostenibilità e creazione di valore nel tempo per tutti i nostri stakeholders e per il sistema Italia. Il piano, che presenta sostanziali aspetti di continuità rispetto a quello precedente, mostra anche rilevanti elementi di evoluzione”.

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