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Come sopravvivere senza Google Reader

Oggi chiude ufficialmente i battenti Reader, il servizio Google nato nel 2005 e amato dai navigatori sempre a caccia di notizie. La chiusura dell’aggregatore di reed di notizie Rss sarebbe legata al fatto che nell’ultimo periodo Reader non è stato più utilizzato con la stessa intensità del passato, con un conseguente spreco di risorse che adesso Mountain View potrebbe indirizzare su prodotti commercialmente più convenienti.

A nulla è servita la protesta degli utenti, che quando a marzo venne dato l’annuncio hanno anche lanciato una petizione affinché Google rinunciasse alla sua decisione. E per qualcuno Google farebbe anche bene a chiudere: “Ancora sconvolto dalla chiusura di Google Reader: non so neanche cosa fosse”, ironizza su Twitter il blogger Filippo Sensi (@nomfup) giornalista di Europa e collaboratore de La Lettura, l’inserto culturale del Corriere della Sera.

Come salvare i propri feed

Ma adesso è tempo di rassegnarsi e darsi da fare per trovare un degno sostituto. Innanzitutto gli utenti rimasti ormai orfani dovranno provvedere a mettere in salvo i propri feed Rss e utilizzarli in un altro servizio grazie a Google Takeout, gentilmente concesso dalla casa madre.
Basterà quindi collegarsi con il proprio account a Google Takeout, selezionare Google Reader, fare clic su Crea archivio. Una volta che il servizio ha terminato l’elaborazione e la creazione del file zip con i propri dati, basterà cliccare su Download. Lo zip  scaricato, che avrà come nome il vostro indirizzo mail di Gmail, conterrà la cartella Reader che con il file Subscriptions.xml, nel quale sono presenti tutti gli URL dei vostri feed, che importerete nel servizio che andrete a scegliere. Il tutto sarà possibile fino al 15 luglio.

Come orientarsi

In Rete tantissimi già da settimane si stanno premurando di offrire alternative valide con elenchi e raffronti. Tra le più accreditate sembra esserci Feedly, esteticamente il reader più bello, colorato e accattivante che si è fatto bello in vista dell’intuibile migrazione arrivando a quota 12 milioni di utenti dopo l’annuncio a marzo della chiusura di Reader.
Tra gli altri viene annoverato Digg Reader, un servizio nato dopo l’annuncio di Google che integra fortemente la piattaforma di social news Digg ma è ancora in fase beta, The Old ReaderPulse, Feedbin, News Blur e tanti altri.

Formiche.net ha selezionato alcuni articoli per aiutarvi a sopravvivere alla scomparsa di Google Reader

Le alternative di Business Insider

Alcuni consigli in un video su Mashable

Come orientarsi dopo Google reader. La mappa su Slate

Le slide esplicative realizzate dall’Huffington Post

 


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