Skip to main content

Il Papa e la corruzione in Vaticano

Prima il sito Dagospia, poi alcuni articoli sui quotidiani, ieri sera l’inchiesta de Gli Intoccabili di Gianluigi Nuzzi su La7, questa mattina l’editoriale del direttore del Tempo Mario Sechi. Un polverone mediatico sembra levarsi sul Vaticano. Veleni, sospetti, accuse di lotte intestine e di malaffari all’ombra di San Pietro si rincorrono sui media, prendendo spunto e alimento dalle lettere del “corvo” vaticano. Si tratta di monsignor Carlo Maria Viganò, oggi Nunzio Apostolico a Washington, ma fino a poco tempo fa segretario generale del governatorato della Santa Sede, ovvero della struttura che gestisce gli appalti e le forniture Oltretevere. Fu lui il 27 marzo scorso a scrivere una clamorosa lettera al Papa che denunciava corruzione nella gestione degli appalti e che ne avrebbe causato di fatto la sua rimozione. La domanda è se dietro tutto questo c’è solo fuffa montata ad arte per destare scalpore o se invece vi è un problema vero?
 
Dopo la forte reazione allo scandalo della pedofilia e dopo l´attività di risanamento (non indolore per alcuni) delle casse di Oltretevere, un nuovo macigno rischia di abbattersi sul Pontefice, tirato in ballo in quella che appare una particolarissima lotta per bande. Proprio il coinvolgimento della Santa Sede e di B-XVI fa impressione. La guida spirituale del Papa non è e non può essere messa in discussione. I suoi gridi di dolore verso gli umani peccati della Chiesa sono sinceri e profondi. In uno straordinario uomo come lui non si può non avere fede e fiducia. Se del marcio c´è, sarà estirpato. Magari, con meno clamore delle polemiche di queste settimane.
 
editoriale del direttore Mario Sechi su Il Tempo di oggi


×

Iscriviti alla newsletter