Sarebbe opportuno che in questa fase tanto delicata e preoccupante ci si dedicasse a rendere più serena la vita alle comunità piuttosto che improvvisare polemiche pretestuose e sterili, utili solo a raggranellare qualche voto in più
La situazione Covid in Italia è ancora preoccupante. Il motivo è scontato, esaminando con attenzione i dati degli ultimi giorni, in particolare quelli del14 novembre 2020, pubblicati dal ministero della Salute del governo Conte, di cui fa parte un deputato di Pomigliano D’Arco, Di Maio, che svolge le mansioni di ministro degli esteri.
Infatti, leggendo i numeri ci si rende conto che ci sono 19,136 morti in Lombardia, 5001 in Piemonte, 5008 in Emilia-Romagna, 2816 in Veneto, 2088 in Liguria, 1835 in Toscana, 1625 nel Lazio, 1102 nelle Marche, 994 nella famosa Campania del presidente De Luca. E qui bisogna fermarsi un attimo per capire perché il violento attacco del deputato Di Maio del M5S al presidente De Luca e alla Regione Campania, di cui è cittadino lo stesso esponente pentastellato? A fronte delle cifre citate poco sopra dal dicastero dell’on. Speranza, collega di Di Maio, desta sconcerto la dichiarazione di quest’ultimo il quale ritiene che la sanità in Campania sia fuori controllo e che bisogna assumere i provvedimenti necessari. Ascoltando tali grossolanità si resta sbalorditi. È possibile che un ministro della repubblica non conosca i dati reali della Campania, sua regione di origine e di elezione? Realtà sanitaria nota forse più per racconti mediatici che per effettivi servizi erogati dalle strutture sanitarie. E dire che altre regioni d’Italia, sono messe molto peggio della Campania secondo il report del 14 novembre scorso. L’amara considerazione finale: Di Maio o è svagato oppure è interessato più alla bassa cucina che sta attraversando il M5S.
I governanti italiani rammentino sempre che quando la casa brucia tutti devono accorrere col proprio secchio d’acqua per spegnere il fuoco. Non è onesto né moralmente accettabile che si approfitti dei momenti di difficoltà della gente, per guadagnare qualche decimale, in previsione di elezioni. È una raccomandazione che va ricordata anche al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che durante il periodo del Covid-19 e fino ad oggi, non ha fatto altro che attaccare il presidente della Campania Vincenzo De Luca. Il primo cittadino di Napoli non rammenta che la legge assegna chiare responsabilità al sindaco del comune, quale autorità sanitaria sul territorio.
Sarebbe opportuno che in questa fase tanto delicata e preoccupante ci si dedicasse a rendere più serena la vita alle comunità piuttosto che improvvisare polemiche pretestuose e sterili, utili solo a raggranellare qualche voto in più, e nell’informazione a cercare qualche punto in più negli ascolti. La comunicazione serve a costruire la convinzione sui fatti veri non a suscitare emozioni tramite la manipolazione delle notizie.
Un ultimo pensiero va ai migliaia di medici, infermieri e tecnici degli ospedali che stanno facendo l’impossibile per salvare vite umane e ridare la salute agli italiani che sono ricoverati nelle strutture sanitarie, amici e parenti compresi. Saranno sempre i nostri angeli, che donano se stessi per gli altri.