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Fiat, Marchionne: “Al settimo posto al mondo”

“Adesso siamo un costruttore globale”.
Così l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne nella conference call con gli analisti sui risultati del quarto trimestre e del 2011 del Lingotto. “Siamo un player credibile. Siamo al settimo posto tra i costruttori mondiali”, ha aggiunto il manager.
 
L´anno scorso Fiat ha registrato un utile netto di oltre 1,65 miliardi di euro, in rialzo di 1,43 miliardi rispetto al 2010 e rispetto ad attese medie degli analisti di 1,52 miliardi. Cresce anche Chrysler che archivia il 2011 con un utile netto di 183 milioni di dollari a fronte di una perdita di 652 milioni nel 2010 e oltre il target fissato nel 2009. E´ la prima volta dal ´97 che la casa automobilistica americana, controllata da Fiat, chiude un anno in utile netto.
Considerando le diverse aree geografiche i ricavi di Fiat, assieme a Chrysler, si ripartiscono per il 45% nell´area Nafta, 37% Emea, 15% America Latina e 3% Asia/Pacifico.
 
“Il 2011 è stato per diverse ragioni un anno in cui abbiamo realizzato una performance straordinaria”, dichiara Marchionne nella conference call.
Marchionne ha illustrato poi i risultati 2011 in termini di ricavi e redditività, rilevando come il gruppo abbia terminato il 2011 con una liquidità di 20,7 miliardi di euro, ben di sopra del target fissato. “Malgrado le difficoltà molto grandi in Europa, Fiat Chrysler, grazie all´integrazione tra i due costruttori, può guardare al 2012 con fiducia”, ha aggiunto l’amministratore delegato di Fiat, che ha anche sottolineato “l´impegno del gruppo su diversi fronti a livello internazionale”.
 
Ricordando gli obiettivi fissati nel 2010, Marchionne sottolinea in particolare l’impegno ad “aggiustare in modo permanente il sistema produttivo in Italia”.
Tra gli altri, la necessità di un sistema flessibile per rispondere alle richieste del mercato, di un utilizzo sostenibile degli impianti, di un ottimizzo delle produzioni tra Fiat e Chrysler e di un rigido contenimento dei costi generali e del lavoro.
Marchionne ha anche sottolineato che “vanno eliminati gli squilibri ed è necessario essere determinati. Siamo all´inizio di un lungo processo che terminerà soltanto entro il 2014”.
 
Il manager ha poi puntualizzato che, tra gli obiettivi raggiunti, è stato siglato un contratto collettivo del lavoro con i sindacati, valido per tutti i dipendenti Fiat, che ha permesso una maggiore flessibilità in linea con le richieste del mercato, in riferimento gli impianti di Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco.


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