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Un appello per un nuovo Rinascimento guidato dai giovani

In questi giorni ho ricevuto molti inviti a proseguire nel progetto di incentivo per un nuovo e quantitativamente rilevante servizio civile nella Pubblica Amministrazione per i giovani, specie quelli disoccupati, così che riacquistino fiducia nel proprio potenziale e diano slancio al nostro Paese, con uno Stato più forte a supporto dell’economia. Vi prego dunque di leggere quanto segue.
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Carissimi/e, vi chiedo di valutare la possibilità di apporre la vostra firma a questo appello al nostro Presidente del Consiglio. Se siete d’accordo inviatemi il vostro consenso con la vostra mail a: gustavo.piga@uniroma2.it. Soprattutto ai giovani studenti, vi prego di diffondere questo appello e di farmi avere liste di giovani (con rispettive e-mail) a gruppi di 25 o 50 nomi. L’appello sarà inviato al Presidente del Consiglio solo se raggiungerà almeno le 1000 firme.
Vostro
Gustavo Piga
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Chiediamo al Governo che destini 1% del Prodotto Interno Lordo di ogni anno finanziario del prossimo triennio, 16 miliardi di euro, senza addizionali manovre fiscali – come permesso dal Patto fiscale di recente approvazione dato lo stato di recessione della nostra economia – ad un Piano per il Rinascimento delle Infrastrutture Italiane che veda occupati ogni anno 1.000.000 di giovani ad uno stipendio di 1000 euro mensili, con contratto non rinnovabile di 2 anni, al servizio del nostro Patrimonio artistico, ambientale, culturale e a quelle iniziative della Pubblica Amministrazione che siano volte a rafforzare il nostro sistema produttivo nazionale riducendo barriere e ostacoli che si frappongono allo sviluppo di idee, progetti e, domani, di imprenditorialità.
 
Siamo giovani e meno giovani, italiani. Laureati e non laureati. Donne e uomini. Abbiamo voglia di contribuire al Rinascimento del nostro Paese. Crediamo che il lavoro sia una parte essenziale della dignità della persona e che esso contribuisca ad unire le persone attraverso la condivisione di conoscenze e la creazione di nuove idee e progetti.
 
Come ha detto alla Camera dei Deputati il Premio Nobel Edmund Phelps:
E’ questo un periodo di crisi economica per l’Italia e per molti altri paesi, in cui instaurare nuovamente uno spirito di impresa e di istituzioni economiche al loro servizio è la chiave per un ritorno della prosperità e dello sviluppo personale della persona. L’Italia è fortunata perché possiede quella cultura economica che è necessaria per un rinascimento della creatività e di spirito d’avventura nell’economia. Quello di cui adesso c’è bisogno è di istituzioni che permettano all’Italia di riguadagnare tutto il suo potenziale.
 
Il tasso di disoccupazione giovanile nazionale, con l’avanzare della recessione globale, è tornato ai livelli attorno al 30% dell’inizio del secolo. Il rischio terribile che si annida nella mancanza di opportunità quando si è giovani è quello del cadere nella disperazione, nell’indifferenza e infine nell’abbandono di ogni nuova opportunità, facendo sfiorire il potenziale di rinascita italiana.
 
Al contempo, le infrastrutture sociali, fisiche e immateriali del nostro Paese languono in attesa di essere rivalorizzate, mantenute, riscoperte, protette. Altre ancora sono in attesa da troppo tempo di nascere per aiutare l’Italia nel far fronte alle opportunità ed alla sfida di un mondo più globalizzato, per supportare le imprese, specie le più piccole e le più dinamiche, nel loro percorso competitivo di investimenti, innovazione, invenzione.
 
Queste due malattie del nostro tempo di crisi possono trovare in Italia una soluzione che riconcili i nostri governanti e le nostre istituzioni con le risorse più giovani e volenterose del Paese, al contempo stimolando la crescita economica necessaria per contribuire ad uscire dalla crisi e preservando la forza delle nostre istituzioni europee.
 
Sostengo e appoggio con la mia firma il Piano per il Rinascimento delle Infrastrutture Italiane.
 

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