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Messa di Natale, un rito da celebrare. Reina spiega perché

A mezzanotte il sommo pontefice e altri prelati organizzino come ogni anno la Messa di Natale e facciano trasmettere in diretta le celebrazioni natalizie, mentre lo scampanio delle campane si diffonderà a distesa nei piccoli borghi, nelle periferie, nelle piccole e grandi città

Non si riesce proprio a capire questa inutile discussione sulla Messa di mezzanotte a Natale, presentata in modo approssimativo dal governo e strumentalizzata in maniera rozza dai mezzi di informazione, resa ancora più ingarbugliata da un clero facilmente influenzabile.

Sono passati duemila anni dalla Nascita di Cristo e durante questi due millenni, che io sappia da studi storici compiuti, non c’è stata mai la necessità di obbligare la gente a non recarsi a Messa la notte di Natale: guerre, cataclismi, tsunami, epidemie, terremoti mai. E allora? Solo alcuni incompetenti, parlando in modo sconclusionato di coprifuoco, hanno sostenuto che l’orario di libera uscita terminasse alle ore 22,00 del 24 dicembre, penalizzando in tal modo le liturgie religiose che verranno celebrate nella notte di Natale.

Decisioni discutibili, per certi aspetti inaccettabili e non solo per fatti religiosi. Non a caso c’è chi sta pensando di impugnare i provvedimenti, per altre ragioni, di questo governo instabile e precario, perché anticostituzionali. C’è da ricordare a Conte e alla sua rumorosa e inconcludente alleanza che durante la prima fase del look down i cattolici si sono privati per lungo tempo del conforto della preghiera ai piedi di un altare, sapendo che dovevano combattere la battaglia per sconfiggere il virus Covid1-9. Lo hanno fatto in modo silente e composto, accontentandosi di seguire la Messa e gli altri riti religiosi, attraverso la televisione, la radio e altri mezzi di informazione.

I cattolici, donne e uomini responsabili, sanno bene come essere collaborativi con le istituzioni, sono gli esponenti di queste ultime a trascurare il sentire di milioni di cristiani. Le partite di calcio allo stadio si possono disputare e, invece, si vieta la celebrazione delle Messe? Si dirà che gli incontri di calcio non si svolgono a mezzanotte. Giusto. Il calcio però delle nove di sera va ben oltre le ventidue, e che comunque per i contatti stretti tra giocatori è più pericoloso disputare una partita di calcio che assistere alla Santa Messa.

A mezzanotte, allora, il sommo pontefice e altri prelati organizzino come ogni anno la Messa di Natale e facciano trasmettere dai mezzi di informazione in diretta le celebrazioni natalizie, mentre lo scampanio delle campane si diffonderà a distesa nei tanti borghi, nelle periferie, nelle piccole e grandi città.

I cattolici vorrebbero solo essere interpellati sugli atti del governo che li riguardano, non accettano che un gruppetto di gente senza pensiero e senza titolo, con superficialità, possa negare loro il diritto a partecipare ai riti religiosi del Santo Natale.



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