Skip to main content

No-tav: leader cade dal traliccio

Rimangono ancora gravi le condizioni di Luca Abbà, 37 anni, uno dei simboli dell´opposizione alla Torino-Lione, che questa mattina è caduto da un traliccio dell´alta tensione in Valle Clarea per protestare contro l´ampliamento del cantiere della Maddalena di Chiomonte. Non e´ ancora chiaro se la sua caduta sia dovuta a folgorazione oppure ad una perdita di equilibrio.
L’uomo adesso è ricoverato al Cto di Torino, dove è stato portato in elisoccorso.
 
Il vice presidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli, augura affettuosamente una pronta guarigione a Luca Abbà dopo il terribile incidente di cui è rimasto vittima e aggiunge: “Abbà, va detto con grande franchezza, è stato insieme causa ed effetto di ciò che è accaduto stamane in Valle di Susa. La sua avversione irriducibile alla Tav lo ha spinto al gesto estremo e inconsulto di arrampicarsi su un traliccio”.
 
Napoli sottolinea che “l´ideologia dei No Tav si veste di atteggiamento e iniziative estremistiche, pericolose per chi le predica e per chi, incolpevole, rischia di subirle. La richiesta reiterata di sospendere i lavori della Tav e i gesti che la accompagnano ci dicono che nel movimento alligna ormai un´ideologia antistatalista e antilegalitaria che vanno tenute sotto stretta sorveglianza”.
 
“La Tav – ha concluso Napoli – va avanti perché essa realizza una volontà politica deliberata a tutti i livelli, nel rispetto e nella trasparenza di tutte le procedure. Invito invece i responsabili del movimento a impegnarsi per ricondurre nell´ambito della ragionevolezza la loro battaglia, legittima finché rispetta le decisioni elle autorità”.
 
I No Tav aggiungono però che l`atto che ha portato Luca Abbà “a ferirsi in questo modo è un atto di resistenza pacifico che è stato portato alle estreme conseguenze dagli agenti che lo hanno inseguito e pressato in modo che salisse più in alto. Non possiamo e non vogliamo parlare di incidente – aggiungono – perchè se Luca era lì era perchè voleva come tutti noi e come in tutte le altre occasioni, difendere la Valle. Se ora si trova al Cto in condizioni gravissime invece è la conseguenza del morto invocato dai poteri dello stato, deve essere chiaro sempre. Chi ha dato l`ordine dell`allargamento, chi lo copre politicamente, chi ha organizzato il blitz sono i soli responsabili di questa situazione”. I No Tav garantisce poi che il movimento “non farà un passo indietro e la mobilitazione si sta già dispiegando”.


×

Iscriviti alla newsletter