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Val di Susa, protesta continua. E il video “pecorella” spopola

Ancora una notte difficile, dopo gli scontri di ieri in Valsusa dove continua la protesta contro la realizzazione della Torino-Lione. Poco dopo la mezzanotte tre auto di altrettanti attivisti No tav sono andate in fiamme nei pressi di Chianocco. Incendi si sono verificati anche ai danni di alcune strutture, tra cui una falegnameria, mentre un principio di incendio ha interessato un autoarticolato nei pressi di Bruzolo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Susa.
 
Gli incendi
Gli incendi, denuncia Luigi Casel, uno dei leader No Tav, sono «evidentemente stati appiccati ai danni del movimento stesso». «Poco dopo le auto – spiega Casel – sono stati dati al fuoco il telone di un Tir e un pallet in un deposito di legna. Tutto lascia pensare che siano opera della stessa mano». Casel, quindi, non esclude che la responsabilità possa essere attribuita «anche a una sola persona, che – aggiunge – ha l´obiettivo di danneggiare il Movimento No Tav e i sui attivisti ed è alla ricerca di visibilità. Noi – ha concluso – non ci lasceremo intimorire».
 
Chiusa l´A32
Intanto resta chiusa l´autostrada A32, Torino-Bardonecchia, in entrambe le direzioni tra Susa Est e Avigliana Ovest, e così pure non è percorribile la statale 25. Oggi, infine, in tarda mattinata, i sindaci della Valle in prefettura a Torino chiederanno al prefetto di interrompere i lavori di ampliamento del cantiere cominciati lunedì.
 
Tragedia sfiorata
Una porta si è staccata e volata via lunedì sera da un Eurostar, in prossimità di Chiusi in provincia di Siena, nel tunnel della Casella, mentre viaggiava a 250 Km all´ora: a rendere noto l´episodio è il sito dei macchinisti riuniti in ´Ancora in Marcia´.
Secondo quanto poi oggi riporta ´Repubblica´, per Ferrovie il treno, Frecciargento 9482, partito da Roma e diretto a Brescia, sarebbe stato danneggiato dai No Tav: “è un fatto che il Frecciargento sia proprio quello imbrattato dai manifestanti No Tav, durante la protesta di lunedì alla stazione di Roma”.
Tragedia solo sfiorata, dunque, perché la porta è finita sui binari senza provocare danni a persone o cose o ad altri treni. Dopo l´incidente la circolazione sulla linea è stata interrotta per le necessarie verifiche e il traffico tra Roma e Firenze deviato sulla linea lenta. I viaggiatori diretti a Brescia hanno proseguito il viaggio, con oltre due ore di ritardo, su un´altro treno, dopo aver raggiunto lentamente Arezzo. Ferrovie ha aperto un´indagine interna.
 
Cota
Avanti senza incertezze, come ha affermato ieri Corrado Passera: Roberto Cota, presidente della Regione Piemonte, non ha dubbi sulla Tav nonostante l´aggravarsi delle tensioni in val di Susa.
“Il dialogo – afferma in una intervista ad Avvenire – c´è sempre stato. Bisogna andare avanti con la realizzazione dell´opera e non dare segnali di cedimento”.
Sul dramma del manifestante caduto dal traliccio, secondo Cota, “c´è stata una strumentalizzazione. Questa cosa non è stata provocata dalle forze dell´ordine o da scontri. E ora chi vuole buttare benzina sul fuoco deve essere circoscritto, isolato”.
 
Il video “pecorella”
La rete si infiamma per il video apparso su Corriere.it (la troupe che l´ha realizzato è stata successivamente aggredita dagli attivisti) in cui un manifestante No-Tav provoca per alcuni minuti un militare immobile con casco e scudo definendolo “pecorella”. Twitter si spacca. Alcuni tweet sono pro-manifestante, come quello di Andrea Cimini: “Pecorella è solo un complimento”, molti altri sono in difesa del carabiniere: #pecorella spiega meglio di scaffali interi di trattati di sociologia politica l´idiozia di certo modo di protestare #altrochecretinetti (Francesco M Del Vigo) mentre M. posta: “Giudicare, o addirittura odiare, a priori è sbagliato, sempre”.
 
f.a.


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