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Tra sostenibilità e capitale (umano). Vitale spiega la mission di Fondazione Cdp

Nasce la Fondazione in seno alla Cassa per lo sviluppo sostenibile e la rimessa al centro della scena del capitale umano, in tutte le sue forme. Il direttore generale, Mario Vitale, spiega a Formiche.net perché è tempo di nuovi paradigmi. Anche in economia

Non c’è solo la finanza a tenere in piedi un Paese. Ci son altri pilastri. Lo sviluppo sociale, l’ambiente, la cultura e, soprattutto, il capitale umano, in tutte le sue forme. Cassa Depositi e Prestiti se ne è accorta da tempo, al punto da lanciare nei giorni scorsi la Fondazione Cdp, dedicata allo sviluppo sociale, ambientale, culturale ed economico, con particolare attenzione alle iniziative a favore delle giovani generazioni e a sostegno del capitale umano.

UNA MISSIONE, QUATTRO OBIETTIVI

Un motore ausiliario per un Paese e un’economia che lentamente si sposta su nuovi equilibri e nuove certezze. Lo dimostra il fatto che la Fondazione, già operativa su diversi progetti, promuoverà azioni ad alto impatto sociale in quattro principali ambiti di intervento: Formazione ed inclusione sociale, cultura, analisi e ricerca e sostenibilità. Verranno in questo senso attivati progetti di contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica, supportando la formazione dei giovani con un’alta specializzazione nelle discipline più richieste per l’ingresso nel mercato del lavoro.

Prevista inoltre la promozione di percorsi di crescita per colmare il divario tra la domanda e l’offerta, la lotta alle disuguaglianze educative e la promozione della formazione del capitale umano d’eccellenza. Ancora, insieme alle principali istituzioni culturali del Paese, verranno promosse azioni di valorizzazione delle eccellenze del patrimonio culturale e artistico italiano, supportando i giovani talenti. La Fondazione si impegnerà infine ad affrontare la sfida dello sviluppo sostenibile e responsabile, sensibilizzando anche la società civile in iniziative volte al contrasto ai cambiamenti climatici, promuovendo l’educazione alla sostenibilità ambientale, alla transizione energetica e all’economia circolare.

LA GOVERNANCE

Nel board direttivo della Fondazione siederanno Pasquale Salzano in qualità di presidente, Mario Vitale direttore generale, Manuela Sabbatini, Davide Colaccino, Federico Delfino (quest’ultimo in rappresentanza delle fondazioni bancarie, azioniste dalla Cassa) e Riccardo Barbieri Hermitte (in quota ministero dell’Economia).

L’IMPORTANZA DEL CAPITALE (UMANO)

E proprio a Vitale, proveniente dalle fila della Luiss Business School, Formiche.net ha chiesto il senso e la mission della Fondazione, in un momento così difficile per il Paese. “Nell’era del digitale e dell’Information Superiority, investire nel domani significa valorizzare e supportare il capitale umano, vera risorsa in grado di garantire competitività e crescita al nostro Paese nei settori strategici”, spiega Vitale.

“Senza il contributo del capitale umano d’eccellenza non può esserci innovazione e senza innovazione non c’è crescita economica. Non dimentichiamo che il nostro Paese registra un numero molto basso di laureati e questo ha ridotto negli anni la nostra presenza e vivacità in settori industriali in cui un tempo eravamo leader. Il progresso tecnologico deve però andare necessariamente di pari passo con quello sociale e culturale, altrimenti rischia di diventare penalizzante”.

Per questo, chiarisce Vitale, “Fondazione Cdp investirà anche in progetti di contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica, una delle piaghe più drammatiche del Paese e che rischia, se non interveniamo subito, di ipotecare irrimediabilmente il nostro domani. Gli ultimi dati a nostra disposizione sull’abbandono scolastico parlano chiaro: una media nazionale prima del Covid di circa il 14%, e una previsione drammatica del 20 % per il prossimo anno. La lotta alle disuguaglianze educative è una nostra doverosa priorità”.

OBIETTIVO FUTURO

Non è tutto. Ci sono obiettivi precisi ed è lo stesso Vitale a spiegarli. “La Fondazione sarà una piattaforma di iniziative ad alto impatto sociale che metterà a sistema le migliori energie dell’Italia, raccogliendo i contributi di tutti coloro che da anni investono su questi temi, come ad esempio le fondazioni bancarie nostre azioniste, impegnate in molte di queste sfide per il futuro del Paese Abbiamo l’obiettivo di generare un impatto positivo sulla crescita culturale, sociale ed economica del Paese, in linea con obiettivi di sviluppo sostenibile nell’agenda 2030 delle Nazioni Unite”.

Per questo “investiremo nella valorizzazione delle eccellenze del nostro patrimonio artistico e culturale, ambito dalle straordinarie potenzialità per il futuro e l’immagine del nostro Paese, e aiuteremo i giovani artisti nei loro percorsi creativi e di formazione. Lavoreremo anche sulla riduzione del gap tra domanda e offerta di lavoro. Lanceremo infatti una Scuola dei Mestieri che orienti i giovani al mondo del lavoro e li formi con competenze effettivamente richieste dalle aziende e purtroppo non sempre disponibili. Giusto per darle un dato, nei prossimi 5 anni in Italia avremo un fabbisogno di circa 150 mila figure professionali in ambiti come le nuove tecnologie della vita, la mobilità sostenibile e l’efficienza energetica. Ad oggi abbiamo un numero di studenti in queste materie che non si avvicina nemmeno lontanamente a colmare questo gap”.

IL FATTORE CLIMA

Vitale non dimentica l’altro pilastro della fondazione, la sostenibilità ambientale. “Non possiamo inoltre dimenticare di sensibilizzare la societá con iniziative volte al contrasto ai cambiamenti climatici, promuovendo l’educazione alla sostenibilità ambientale. Le sfide che ci attendono sono grandi ed appassionanti, come anche il dovere e l’ambizione di rispondervi con competenza e determinazione. Lo dobbiamo all’Italia”.


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