Dopo il Pd, anche il presidente del Copasir Volpi (Lega) propone una “stretta ai bulloni” della legge 124/2007 sui servizi d’intelligence. “Andrebbe rivista, ora va tutto più veloce”. C’è già un precedente: D’Alema nel 2012
“Secondo me andrebbe rivista e aggiornata la legge 124 del 2007: i tempi sono cambiati”. A dichiararlo al Foglio è Raffaele Volpi, deputato della Lega e presidente del Copasir. Volpi, già sottosegretario alla Difesa ai tempi del governo gialloverde, entra nel dibattito all’indomani dell’editoriale su Repubblica con cui Luciano Violante, che di quella legge fu relatore, ha ricordato a tutti le regole del grande gioco degli 007.
LA RIFORMA
Come cambiare la norma che 13 anni fa ha riformato i servizi d’informazione in Italia? “Volpi pensa, molto probabilmente, anche a un aspetto più pratico e di gestione”, si legge. “Ora va tutto più veloce”, spiega Volpi con riferimento agli attacchi cibernetici, la potenza di internet e la sfida del 5G, temi sconosciuti nel 2007. “E quindi, fa capire il leghista, questa legge avrebbe bisogno di una bella stretta ai bulloni”, scrive Il Foglio.
LA PROPOSTA DEL PARTITO DEMOCRATICO
Alcune settimane fa il Partito democratico ha annunciato una proposta per la riforma della legge 124/2007, avanzata da tre promotori: Alberto Pagani, membro della commissione Difesa della Camera; Carmelo Miceli, deputato e responsabile della Sicurezza nella segreteria nazionale; ed Enrico Borghi, deputato e membro del Copasir. Intervistata pochi giorni fa da Formiche.net, Rosa Maria Villeco Calipari, deputata del Partito democratico per tre legislature e già componente del Copasir, vedova dell’agente del Sismi Nicola Calipari, dichiarava: “La 124 va modificata, come avvenne con (Massimo, ndr) D’Alema al Copasir nel 2012, in Parlamento. Di certo non è il governo a doverlo fare”. Un invito all’attuale presidente del Copasir a seguire le orme del predecessore?
LE TENSIONI NEL GOVERNO
Volpi si tiene alla larga dalle tensioni tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Partito democratico e Italia Viva di Matteo Renzi, con i due partiti che (assieme anche al Movimento 5 Stelle) chiedono al capo del governo di assegnare la delega ai servizi segreti: “È un dibattito interno alla maggioranza, che non mi riguarda come presidente del comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica”, spiega. In effetti sembrano sufficienti le tensioni nella maggioranza.
LE PROSSIME MOSSE DEL COPASIR
Il presidente Volpi racconta le prossime mosse del Copasir, reduce da un anno impegnativo, sulla scia del rapporto 5G di fine 2019, segnato dalla relazione sugli asset strategici nazionali nei settori bancario e assicurativo e dal documento sull’infodemia che ha colpito il nostro Paese con il Covid-19. Nel 2021 il comitato accenderà i fari sui dossier che meritano attenzione perché strategici e perché rischiano di finire sott’attacco: l’energia e i porti. Senza dimenticare la convocazione del presidente Conte, del ministro Luigi Di Maio e del direttore dell’Aise Gianni Caravelli per “sapere come siano andate le cose” (parole di Volpi) in occasione della liberazione dei pescatori di Mazara del Vallo, sequestrati per oltre tre mesi dal generale Khalifa Haftar in Libia.