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Il Tea Party sbarca in Italia con Norquist contro le tasse record

Il livello della tassazione italiana svetta nelle classifiche europee e non solo. Il Columbia Institute, in collaborazione con Tea Party Italia, ha organizzato una conferenza oggi a Roma sul dramma della pressione fiscale che sta vivendo il nostro Paese: “Meno tasse, meno Stato, più libertà”.

La conferenza, moderata da Marco Respinti, presidente del Columbia Institute, avrà come ospite speciale Grover Norquist, presidente di Americans for Tax Reform, lo storico think tank di Washington che da anni svolge azione di pressione sul Congresso federale statunitense per impegnare deputati e senatori a non alzare spesa pubblica e tasse.

Grover Norquist testimonia come invece negli Stati Uniti, “quando la pressione dei cittadini si fa sentire con intelligenza, le cose vadano assai diversamente. Vogliamo imparare a farlo anche noi”.

L’intervista su Formiche

“Se il governo è costretto a fare nuove leggi e regolamenti per spremere più soldi ai suoi cittadini, potrebbe fermarsi a considerare che la pressione fiscale è troppo alta”, ha spiegato Norquist in merito al caso italiano in una conversazione con Giuseppe Sabella pubblicata sull’ultimo numero di Formiche. “Maggiore è il tasso di imposta, maggiore è l’incentivo ad evadere le tasse. Aliquote fiscali più basse riducono gli incentivi ad evadere la tassazione. I governi con una bassa tassazione che spendono saggiamente i soldi dei loro cittadini, raramente si trovano ad abusare della privacy dei propri cittadini per raccogliere le tasse”, ha concluso.



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