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Così (con Amanda Sloat) l’Nsc Usa guarderà all’Europa. Scrive De Maio (Brookings)

Di Giovanna De Maio
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Il ritorno del Consiglio di Sicurezza Nazionale Usa in due portafogli, con un bureau dedicato esclusivamente agli affari europei, denota un cambio di passo strategico di Biden e Harris, scrive Giovanna De Maio, nonresident fellow Brookings. Ecco cosa cambia con la nomina di Amanda Sloat

Per la composizione del Consiglio di sicurezza nazionale Joe Biden si affida all’esperienza di veterani dello state department e dell’intelligence. Per quanto riguarda l’Europa, come promesso in campagna elettorale, il presidente eletto ha puntato su un profilo che esprime l’intenzione di riparare le relazioni transatlantiche.

La nomina di Amanda Sloat come direttrice senior per gli affari europei al consiglio di sicurezza nazionale manda un segnale chiaro agli Europei: impegno, conoscenza e apertura al dialogo.

Il ritorno alla divisione in due portafogli, uno per l’Europa con la Sloat, l’altro sulla Russia e l’Asia centrale — accorpati dall’amministrazione Trump sotto la direzione di un altro senior fellow della Brookings, Fiona Hill prima e Tim Morrison poi — sottolinea l’intenzione di lavorare di separatamente a questi dossier differenziando gli alleati dai competitor geopolitici.

L’expertise di Amanda sull’Europa spazia su diverse aree, dalla governance europea alle dinamiche interne dei vari paesi. Specialista della Brexit con il cuore in Scozia e in Irlanda del nord, dove ha studiato per il suo dottorato e post-doc, ha curato la rubrica “Brexit-endgame” di Brookings seguendo da vicino tutte le vicissitudini di questa complicata separazione.

Come Bosch senior fellow, ha indagato a fondo le dinamiche politiche tedesche e tra le sue ultime pubblicazioni figura un paper sui partito dei verdi, di cui indaga le aspirazioni e le proiezioni in politica estera con uno sguardo al dialogo transatlantico.

Durante il mio periodo come visiting e ora nonresident fellow presso la Brookings Institution, Amanda si è mostrata molto attenta anche verso l’Italia e il suo ruolo in Europa, su cui abbiamo avuto modo di discutere direttamente e in team.

Consigliera dell’ex candidato democratico Pete Buttigieg (ora segretario ai trasporti), Amanda è espressione della corrente del partito democratico Usa proiettata verso la ristorazione delle alleanze, che vuole riconciliare un’America martoriata dalle divisioni interne e proiettarne i valori nella politica estera.

Nei suoi lavori e nei suoi interventi si riflette l’orientamento alla policy e alla ricerca di soluzioni basate sul dialogo transatlantico.

La sua esperienza decennale al Dipartimento di stato dove si è occupata di relazioni tra Usa, Grecia, Cipro e Turchia, insieme a quella di advisor del coordinatore della Casa Bianca sulla politica verso gli stati del Golfo e del Nord Africa la rende attenta e competente sulle questioni sensibili per la sicurezza europea.

La sua posizione pro-europea e più specificatamente pro-Unione Europea ne faranno un advisor intenzionato a ristrutturare le alleanze, attenta e ricettiva alle questioni di autonomia strategica europea, pronta a dialogare sulle sfide globali come cyber, Cina, e tecnologie emergenti.

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