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Freccero-Libero, “Polemica vomitevole ma si tuteli la privacy”

“La polemica è vomitevole e non merita neppure di essere commentata – esordisce senza giri di parole Ruben Razzante, docente di diritto dell´informazione all´Università Cattolica di Milano – I toni minacciosi e diffamatori usati da Freccero confermano, una volta di più, quanto sia urgente una radicale riforma della governance Rai e dei meccanismi di reclutamento dei giornalisti e dei dirigenti del servizio pubblico. Le offese alla Chiesa, al mondo cattolico e ai dirigenti Rai pronunciate da un direttore Rai testimoniano il degrado della tv pubblica, ma anche i metodi usati dal giornalista di Libero, che registra la telefonata e la pubblica sul sito, senza avvertire l´interlocutore, non sono deontologicamente corretti”.
 
Spiega Razzante: “L´art.15 della Costituzione tutela la libertà e segretezza della corrispondenza. Fa specie che proprio una testata come Libero, da sempre puntuale nel censurare la gogna mediatica e la pubblicazione indiscriminata di telefonate prive di rilevanza penale e spesso anche di interesse pubblico, si attenti nella pubblicazione (scorretta e inopportuna) sul suo sito, di una sgradevole telefonata che avrebbe dovuto rimanere confinata in ambito privato”. E conclude: “Se sarà confermato che, a partire dal prossimo agosto, l´Ordine dei giornalisti perderà il potere disciplinare nei confronti dei suoi iscritti, c´è da augurarsi che i consigli di disciplina, che dovrebbero subentrargli, siano più incisivi nel garantire un opportuno rispetto della deontologia giornalistica in materia di bilanciamento tra legittimo esercizio del diritto di cronaca ed efficace tutela dei diritti della personalità, tra i quali la privacy”.
 
f.a.


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