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Legge elettorale, intesa tra Pdl, Pd e Udc

Raggiunta l´intesa dei leader della maggioranza sulle modifiche alla legge elettorale: non ci sarà più l´obbligo di coalizione e la soglia di sbarramento sarà intorno al 4-5 per cento. Inoltre, si è deciso di far procedere in parallelo le riforme della Costituzione e la legge elettorale.Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, dopo il summit di Angelino Alfano (Pdl), Pier Luigi Bersani (Pd) e Pier Ferdinando Casini (Udc), ha espresso il suo “vivo apprezzamento per l´impegno manifestato a collaborare per avviare senza indugio, incardinandole parallelamente, un insieme di modifiche della Costituzione e la revisione della legge elettorale”.Sul summit, il segretario del Pd Bersani ha detto: ” È stata una cosa utile. Abbiamo fissato un parallelismo tra riforme istituzionali e legge elettorale. Se ci si mette al lavoro seriamente c´è il tempo per cambiare la legge elettorale e anche per qualche riforma costituzionale, ma bisogna cominciare con un percorso condiviso”. Pier Luigi Bersani esclude un vertice con Angelino Alfano e Pier Ferdinando Casini sulla riforma del mercato del lavoro. “Non l´abbiamo previsto”, ha detto il segretario del Pd.I leader del Terzo Polo hanno spiegato che “il testo di riforma della Costituzione già pronto sarà presentato, sotto forma di emendamento interamente sostitutivo, al Senato dove il provvedimento è già incardinato. E sempre a palazzo Madama, parallelamente, sarà presentato il testo della nuova legge elettorale. Un testo ancora da “limare” ma che dovrebbe prevedere uno sbarramento intorno al 4-5%. “Si è deciso – ha detto Casini – di far procedere in parallelo le riforme costituzionali e la legge elettorale. Si consentirà ai cittadini di scegliere i propri eletti, non ci sarà un vincolo di coalizione ma è previsto un premio alla forza di maggioranza relativa”. “Si è chiesto alla politica di battere un colpo – ha concluso – e lo abbiamo fatto”.
 


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