Pechino ha approvato una norma che attribuisce alla figura del direttore per l’immigrazione il potere di decidere chi entra e chi esce dall’ex colonia britannica. Ed è fuga di giovani e imprese…
Altra stretta della Cina su Hong Kong. Il governo dell’ex colonia britannica ha approvato una nuova legge sull’immigrazione che conferisce alle autorità il potere, probabilmente illimitato, di autorizzare o respingere la possibilità di entrare e uscire dalla città.
La normativa prevede che il direttore per l’immigrazione possa vietare a chiunque, residente o no, di lasciare Hong Kong, senza che ci sia bisogno di un intervento del tribunale. La misura non avrà diritto di appello.
Immediata la contestazione di attivisti per i diritti umani, avvocati, imprenditori e investitori. La legge rischia di compromettere le attività di molte imprese straniere che hanno una base, spesso cruciale per il mercato asiatico, a Hong Kong.
L’Ordine degli avvocati di Hong Kong, per esempio, ha denunciato che la normativa attribuisce “potere apparentemente illimitato” ala figura decisionale del direttore per la migrazione. Chow Hang-tung, avvocato dell’Alleanza Pro-democrazia, ha spiegato all’agenzia Afp che quando questi personaggi hanno potere, “diventa un potere assoluto, non si sa contro chi lo possono usare”.
Tuttavia, il governo locale sostiene che la legge era necessaria per fronteggiare una serie di reclami e per valutare la situazione di tanti migranti illegali prima che entrino a Hong Kong. I controlli saranno fatti su tutti gli aerei che partono e arrivano sull’isola.
La repressione a Hong Kong comincia a dare segni negativi sulla crescita economica e questo spinge a molti cittadini, specialmente giovani, ha lasciare l’ex colonia britannica. Secondo un report della China University di Hong Kong, nel 2020 il 51% dei giovani tra i 18 e 30 anni pensano di emigrare. Tra le destinazioni, per chi ha possibilità economiche, ci sono il Canada, l’Australia e il Regno Unito. Molti studenti invece pensano in uno spostamento a Taiwan o nel sudest asiatico.