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Anche le assicurazioni hanno il loro risiko. Generali muove su Cattolica

Nell’attesa che le banche aprano la stagione del riassetto, le assicurazioni rompono gli indugi con l’Opa del Leone sulla compagnia veronese. E la Borsa brinda

Anche le assicurazioni hanno il loro risiko. Mentre le banche italiane fanno le prove generali di riassetto, in attesa di una prima mossa da parte di Unicredit o di Banco Bpm, le assicurazioni rompono gli indugi e battono sul tempo gli istituti. Merito delle Generali, che questa mattina hanno comunicato al mercato di aver lanciato un’Opa volontaria totalitaria su Cattolica Assicurazioni per un corrispettivo pari a 6,75 euro. L’obiettivo del Leone, che già detiene il 23,67% della compagnia veronese dopo la sottoscrizione dell’aumento, è di acquisirne l’intero capitale e conseguire la revoca delle azioni dalla quotazione. Il delisting, spiegano dal gruppo guidato da Philippe Donnet, “favorisce gli obiettivi di integrazione, di creazione di sinergie e di crescita del gruppo Generali e del gruppo Cattolica”.

Nel dettaglio dell’operazione, il corrispettivo offerto incorpora un premio pari al +15,3% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni Cattolica rilevato alla chiusura del 28 maggio e al +40,5% rispetto alla media aritmetica, ponderata per i volumi scambiati, dei prezzi ufficiali degli ultimi sei mesi precedenti al 28 maggio. In caso di integrale adesione all’offerta, Generali sosterrà un esborso massimo complessivo per 1,176 miliardi. La Borsa sembra comunque aver gradito la mossa del Leone, visto che il titolo Cattolica ha strappato fin dalla mattina a +12,8%, toccando i 6,8 euro ad azione.

Tornando alle due compagnie, nell’azionariato di Cattolica, oltre alla stessa Generali, spicca Warren Buffet che aveva rilevato oltre il 9% del capitale della compagnia nel 2017, quando la stessa era guidata da Alberto Minali (ora alla guida della Spac Revo), a 7,35 euro per azione e dunque, aderendo all’Opa di Trieste, dovrebbe mettere a bilancio una seppur limitata minusvalenza. Fondazione Banca del Monte di Lombardia ha il 3,16% mentre Cariverona – che recentemente ha ridimensionato la propria quota – detiene circa l’1%.

L’Opa su Cattolica ha comunque l’obiettivo di consolidare la posizione nel mercato assicurativo italiano, in coerenza con le linee guida del piano strategico di Generali 2021: l’acquisizione permetterebbe di diventare il primo gruppo nel mercato danni e di rafforzare la propria presenza nel mercato vita. L’offerta, spiega ancora il Leone, “permetterà di valorizzare ulteriormente le caratteristiche distintive di Cattolica, anche grazie al contributo tecnologico e dimensionale di Generali, permettendo la realizzazione di importanti economie di scala e sinergie industriali, con una particolare attenzione al mantenimento di alcuni elementi essenziali di Cattolica”. Quali: la tutela dell’identità e del legame storico di Cattolica con il proprio territorio di origine; il mantenimento del brand Cattolica; la valorizzazione di esperienze e asset con riferimento al settore agricolo-assicurativo, al terzo settore e alla bancassurance in una logica di sviluppo e valorizzazione dell’attività.


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