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Roma 2020: Monti dice no

È ufficiale. Il premier Mario Monti dice no alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020.
In una conferenza stampa a palazzo Chigi, Monti ha sottolineato la validità del progetto presentato dal Comitato promotore, ma ha spiegato che “non sarebbe responsabile” impegnarsi a coprire i costi di una simile sfida.
 
“Il governo del Paese ospite deve impegnarsi a coprire ogni eventuale deficit nel bilancio del Comitato organizzatore. Come potete immaginare il governo ha riflettuto molto profondamente su questo aspetto, ho tenuto ad avere un dibattito molto attento in Cdm, e dopo la discussione sofferta siamo arrivati alla conclusione unamine che non sarebbe responsabile prendere un simile impegno”, ha dichiarato Mario Monti.
 
Sarebbe “una scelta di responsabilità” quella del governo di non presentare la candidatura dell´Italia per le Olimpiadi 2020, secondo il segretario Pd Pier Luigi Bersani. “Il governo ha preso una decisione meditata, che rispettiamo. L’importante adesso è che questa scelta venga letta come segno di responsabilità e non di sfiducia in noi stessi”.
 
Secondo il senatore dell´Idv Stefano Pedica, “Monti ha preso una decisione saggia dicendo no alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020. Ha prevalso la considerazione che l`Italia non può permettersi un´avventura con troppe incognite e costi poco chiari in un momento in cui il nostro Paese è impegnato a uscire da una pesante crisi economica”.
 
Ma non tutti sono dello stesso parere.

“Il Pdl, partito fondamentale per il governo, non può accettare il no di Monti alla candidatura di Roma alle Olimpiadi”. Lo dichiara in una nota il senatore del Pdl Altero Matteoli. “Le motivazioni addotte – aggiunge – non sono condivisibili e ancor più inaccettabile è che Monti provi a scaricare in qualche modo le ´colpe´ di tale decisione sul governo precedente. Con questa decisione l´Italia perde una grande occasione anche di crescita e di rilancio della sua immagine nel mondo”.
 
A sostegno di ciò, Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, dichiara in una nota: “Reputo che la rinuncia a sostenere la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020 sia un grave errore. Sappiamo benissimo – ha osservato – che le Olimpiadi a seconda di come sono impostate e poi gestite possono essere un fattore di sviluppo o invece di dissipazione di risorse. A nostro avviso esistevano tutte le condizioni perché si verificasse la prima di queste due ipotesi”.


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