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Non solo bond. Ferrovie dice ancora sostenibilità con una linea da 2,5 miliardi

Il gruppo di Piazza della Croce Rossa continua a spingere sulla finanza sostenibile. Dopo i green bond, sottoscritta una linea di credito da 2,5 miliardi legata a investimenti e target sostenibili

Ancora un record a Ferrovie dello Stato. Il gruppo di Piazza della Croce Rossa, fresco di rinnovo al vertice con l’arrivo dell’ex Terna, Luigi Ferraris, ha stipulato oggi con un sindacato di sei istituzioni finanziarie, la nuova linea di credito committed (accordo legale tra l’istituto finanziario e il mutuatario che delinea le condizioni della linea di credito) e revolving (è un contratto stipulato fra banca e cliente che permettere di ottenere credito a fronte del pagamento di una rata mensile comprensiva di interessi), di ammontare pari a 2,5 miliardi di euro e durata triennale, l’operazione finanziaria più grande di sempre per il gruppo.

La linea, sottoscritta con Ferrovie da Intesa Sanpaolo, UniCredit, Cassa depositi e prestiti, Credit Agricole CIB, CaixaBank e Banca Popolare di Sondrio, è il primo prodotto sustainability linked del gruppo, grazie alla previsione contrattuale di meccanismi di revisione del margine e della commitment fee al raggiungimento di target relativi a quattro Key Performance Indicator che fotografano l’impegno di Fs su molteplici temi in ambito Esg (serie di criteri utilizzati per misurare la sostenibilità degli investimenti).

Tra gli obiettivi, il miglioramento di un rating di sostenibilità e la riduzione del gender gap in posizioni apicali mentre due sono obiettivi distintivi e specifici, in ambito mobilità sostenibile e accessibilità nelle stazioni, relativi a progetti delle principali società operative del gruppo, Rfi e Trenitalia. Dunque, saranno oggetto di monitoraggio e misurazione da parte del mercato per la prima volta anche obiettivi prioritari per Fse per il Paese, quali l’occupazione femminile e l’impegno sociale per agevolare lo shift modale verso mezzi di trasporto a ridotto impatto ambientale.

E così, dopo 3 green bond collocati dal 2017 e le ulteriori operazioni bilaterali finalizzate tra il 2020 e il 2021 con scopi in linea con i principi della finanza Esg, la stipula di questa nuova linea, spiega una nota della società del Tesoro, “segna per Fs un’ulteriore e importante tappa nel percorso di innovazione e ampliamento della gamma di prodotti di finanza sostenibile impiegati per la copertura dei fabbisogni delle principali società controllate, a testimonianza della strategicità di tali strumenti che consentono di confermare al mercato la forte integrazione degli obiettivi di sostenibilità nei business del gruppo”.

 



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