Il prezzo di un container da Shanghai a Rotterdam è salito del 236% in più rispetto ad un anno fa, una cifra record che si riflette sui costi del trasporto del commercio internazionale. E tutto ciò durerà fino all’anno prossimo
Dopo il blocco nel Canale di Suez, e il focolaio di Covid-19 nel porto di Yantian, nella provincia cinese di Guangdong, tornano i disagi per il traffico di commercio internazionale.
Questa volta sono le tariffe di spedizione a creare qualche problema alle imprese. I costi di spedizioni dei container dall’Asia agli Stati Uniti e verso l’Europa sono aumentati a livelli record questa settimana, secondo l’agenzia Bloomberg. Il che ha causato un netto aumento dei costi di trasporto, che resteranno elevati per le aziende in un momento in cui si preparano per nuove scorte.
“Il prezzo di un container da 40 piedi da Shanghai a Rotterdam è salito al massimo storico di 12.954 dollari”, si legge su Bloomberg. È l’1% in più rispetto alla scorsa settimana e il 236% in più rispetto ad un anno. Dietro al boom c’è “una carenza di container per l’aumento dei volumi di importazione nel più grande porto marittimo della costa occidentale degli Stati Uniti”.
Le merci trasportate in questi container stanno riempiendo la più grande porta degli Stati Uniti al commercio marittimo, con oltre cinque volte il volume caricate con le esportazioni. Intanto, nel porto de Los Angeles le importazioni di container caricati a giugno sono state pari a 467.763 unità, mentre le esportazioni sono scese a 96.067, il livello più basso dal 2005.
Per Clarence Smith, presidente e ceo di Haverty Furniture Co. “l’accumularsi di ritardi nell’ottenere un container, ottenere un prodotto, portarlo sulle navi e assicurarsi uno di quei prodotti sta avendo un impatto oggi”. E il problema durerà a lungo, almeno fino all’anno prossimo: “Non credo che quest’anno andrà davvero meglio, forse un po’”. Il collo di bottiglia persiste dalla fine dello scorso anno.
Mario Cordero, direttore esecutivo di Long Beach, ha spiegato a Bloomberg che si spera che sarà l’e-commerce ad alimentare il movimento delle merci per il resto del 2021, ma i volumi potrebbero raggiungere un (altro) record storico: “Giugno serve come indicatore del fatto che la domanda di beni da parte dei consumatori diminuirà gradualmente man mano che l’economia nazionale si apre e i servizi diventano più ampiamente disponibili”.
