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E la chiamano estate… Per ripartire dal cielo

Oggi, la nostra forza è proprio nel guardare con coraggio all’interno dell’anima impaurita e disorientata, per trovare validi orientamenti, aprendo il cuore alla fiducia e alla speranza. Con l’amore e la gentilezza delle donne. Questo il mio augurio guardando il cielo, nella notte di San Lorenzo

Agosto. Voglia di vacanze? Dove, con chi e con quali modalità?

Incendi devastanti, ondate di calore e nubifragi, innalzamento del mare. Secondo il rapporto Onu sul cambiamento climatico, “il peggio deve ancora venire e a pagarne il prezzo saranno i nostri figli e nipoti”. Nel mirino soprattutto l’Europa del Sud, colpita nelle caratteristiche temperate del “clima mediterraneo”, ove occorre “ridefinire stili di vita e consumo”.

Estate bollente anche per la campagna vaccinale, proseguita tra sfiducia e paura di molti che rallentano il contenimento del virus. Gli attacchi hacker al Centro elaborazione dati della Regione Lazio sono il colpo inquietante di una nuova minaccia.

“No tamp”, “no vax” timorosi e, insieme, ostinati detrattori di una comunità che richiederebbe buon senso, responsabilità individuale e collettiva, in uno sforzo globale. Portatori di teorie bizzarre e azzardate che spesso testimoniano rabbia sociale, frustrazione, desiderio di visibilità, cinismo. Per alcuni, è il tentativo di interpretare e valutare una situazione confusa e surreale. Il Green Pass diventa, dunque, strumento di moral suasion ma anche di un nuovo “galateo” del vivere civile.

Nel timore latente di contagio, la prudenza è, in ogni caso, la migliore compagna di viaggio delle vacanze 2021. Niente luoghi affollati, cene tra amici solo in numero minimo. Turismo per lo più “nostrano”, di prossimità, pochi stranieri, mentre si allunga ancora la distanza da affetti irraggiungibili in Paesi che vietano l’ingresso agli europei.

I nostri luoghi, quest’anno più belli per lo scarso inquinamento e per il numero contenuto di presenze, sembrano, invece, meno godibili.

Ci mancano incontri, abbracci, baci e strette di mano. La nuova socialità, a distanza di oltre un anno, coglie impreparati. Comprime entusiasmo e desiderio di evasione in una diffusa apatia. Tutto annullato del passato, in un momento da vivere nel presente che deforma l’immaginario del futuro.

Poche foto scattate, un sorriso rubato, spesso in solitudine. Selfie di compiacimento, da mostrare a qualcuno o da postare per un’immagine fine a se stessa. Messaggio per i social, arena dell’apparenza.

Le fotografie sembrano ritrarre momenti senza emozione. Ma ne avevano, prima della pandemia? Da tempo, niente più stampa o album di famiglia. Foto stipate da anni nella memoria illimitata di cellulari e destinate all’oblio. E, ora, quali ricordi da conservare?

È l’estate della fragilità. Una fragilità più antica che ha bisogno di una straordinaria capacità rigenerativa non più rinviabile perché non vi sia degenerazione della società e di se stessi.

Entusiasmo per il positivo rialzo del Pil del nostro Paese (aumentato del 2,7% nel secondo trimestre del 2021 rispetto al trimestre precedente), ma rarefatto da un futuro incerto condizionato dalla pandemia. Una ripresa, in Europa, prevista dal World Economic outlook del Fmi con una crescita globale del 6% nel 2021 e del 4,9% nel 2022. E, secondo l’Organismo, il vaccino anti Covid rappresenterà la “linea di confine” tra gli stati che torneranno alla normalità e quelli che vivranno in crisi economica.

La politica è alla prova del governo Draghi per definire linee e strategie. Un richiamo per scelte e un dialogo più costruttivo. Un’inversione di marcia?

Brevi vacanze, tra mare e montagna. “Buen ritiro” a Città della Pieve per Mario Draghi, mentre alla ministra Marta Cartabia, incassato il risultato di una strutturale riforma della giustizia, appassionata di “arrampicate”, è attribuita la cittadinanza onoraria da parte della comunità di Ollomont, in Valle d’Aosta.

Gioia unanime e gloria dell’Italia per le Olimpiadi di Tokyo. Oltre la felicità inaspettata di un medagliere di 10 ori, 10 argenti e 20 bronzi, per tutti sono le Olimpiadi del sacrificio e della speranza, dell’inclusione e dell’integrazione, dell’emozione e degli affetti familiari. Il grande valore, la forza e l’insegnamento delle Olimpiadi più difficili di sempre.

E l’Italia è prima sul podio per i premi riconosciuti agli atleti: 9,07 milioni di dollari agli olimpici azzurri, seguita dagli Stati Uniti (7,84 milioni per 113 medaglie).

La “questione di genere” mai come ora è il focus della ripresa. Più donne sul mercato del lavoro, parità salariale, contrasto alla violenza dai mille volti, politiche economiche e sociali per giovani e donne sono nell’agenda globale dell’immediato futuro. Un potenziale in ogni settore e per il benessere del mondo. Un contributo capace di esprimere i valori della competenza, della forza, del coraggio e della determinazione. Un modello per una leadership “gentile” sempre più apprezzata, secondo le recenti analisi aziendali, fatta di flessibilità, capacità di adattamento, relazioni efficaci, ascolto, empatia, oltre impegno e competenza. In ultima analisi, una crescita personale. Per uomini e donne.

Quali i rischi per costruire un nuovo mondo?

Complottisti, cospirazionisti, negazionisti, terrapiattisti partiti dal Veneto in pieno lockdown per provare la fine del mondo e approdati a Ustica, naufraghi, dopo un infausto viaggio. Ma anche santoni, manipolatori. “Mamma” Ebe, la “santona del Baronto” morta di recente, al centro di processi e condanne per aver raggirato persone sofferenti nel corpo e nell’anima, alla ricerca di rimedi per la vulnerabilità umana. La “mamma”, l’accoglienza e la cura le sue armi segrete. Fondatrice della congregazione “Pia unione di Gesù misericordioso”, venerata, negli anni ‘70-80, come una divinità tra i suoi “discepoli”, in centinaia, sottoposti ad ogni genere di “trattamento miracoloso”. In cambio di denaro. Plagio, manipolazione, emulazione di gruppo sono la metodica per una credulità che ha terreno fertile nella sofferenza. Ma “Mamma” Ebe non è che un’espressione di realtà di solitudine diffuse, in varie forme. La Rete, il “campo” amplificatorio di spazi oscuri, ove tutto è consentito.

E poi ci sono i fautori del “transumanismo” per immaginare un superuomo “superintelligente”, un ibrido tra uomo e macchina che decide del proprio destino.

Al tempo delle fake news che navigano indisturbate nel mondo sanitario, finanziario, economico incidendo sulla capacità e libertà di scelta, possono emergere risposte a domande essenziali su chi siamo, sui limiti e le fragilità della natura umana? Oggi, la nostra forza è proprio nel guardare con coraggio all’interno dell’anima impaurita e disorientata, per trovare validi orientamenti, aprendo il cuore alla fiducia e alla speranza. Con l’amore e la gentilezza delle donne.

Questo il mio augurio guardando il cielo, nella notte di San Lorenzo che, anche quest’anno, ci dona quella pioggia di stelle impossibile da catturare ma che, da sempre, ci fa sognare e sperare.



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