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L’Italia, la Nato e l’Ue dopo Kabul. L’agenda di Volpi (Lega)

Secondo l’ex presidente del Copasir serve ripensare “il ruolo della Nato e dell’Unione europea”: l’Italia di Draghi, dice, può “avere un ruolo trainante”

Raffaele Volpi, onorevole della Lega, già presidente del Copasir e sottosegretario alla Difesa, ha definito “improrogabile una sessione parlamentare sulla complessiva postura dell’Italia in politica estera dalla quale esca un quadro strategico complessivo e un mandato forte ai rappresentanti italiani nelle organizzazioni internazionali al governo e da subito al presidente [del Consiglio Mario] Draghi che guardi in una prospettiva concreta alle scelte da fare nell’interesse nazionale e nella difesa di valori inalienabili”. È quanto si legge in una nota.

“Il G20 potrà essere l’occasione”, continua il deputato leghista, “per prendere consapevolezza ancora di più dell’importanza del nostro ruolo nello scacchiere internazionale; siamo capaci di esprimere una ‘leadership positiva’, servono decisioni strategiche politiche seguite da interventi strutturati anche con la componente militare va ripensato a questo punto il ruolo della Nato e dell’Unione europea e noi possiamo avere un ruolo trainante in questo”. Da dove partire? Da una “forte collaborazione all’interno delle alleanze che politicamente condividono gli stessi valori democratici ed esperienze comuni”, sostiene Volpi.

Partite dal G7, dunque, per guardare al G20. In questo contesto, conclude l’ex presidente del Copasir, “potremmo individuare le migliori convergenze non solo per la drammatica situazione afghana ma anche per creare sostegno accompagnato da ricerca e sviluppo in quei territori dove sacche di terrorismo potrebbero trovare terreno fertile”.



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