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Santoro si candida a direttore generale della Rai

“Io e l´amico Freccero ci candidiamo alla direzione e alla presidenza Rai: una provocazione per far sì che tutti gli altri aspiranti debbano presentare il loro curriculum vitae”. Michele Santoro rinnova la sua proposta sul nuovo vertice Rai, nel corso del convegno sulla Rai organizzato da Italia dei Valori, “Cambiare la musica, cambiare l´orchestra”, a cui ha partecipato insieme a Marco Travaglio, diffuso anche via Twitter.
 
Santoro ha attaccato anche l´Autorità garante per le Comunicazioni. “La maggior parte dei membri dell´Agcom – ha denunciato- arrivano direttamente dalle stanze dei partiti: questo non può più essere”.
Quanto a Travaglio, “sento parlare – ha detto nel suo intervento – di privatizzare la Rai. Ma è così da anni: metà ai partiti, metà al Vaticano, con incursioni P2”. D´altra parte “l´editto bulgaro non è stato un errore, ma un capolavoro: è in vigore ancora oggi, sta per compiere i 10 anni…”. E ancora: “oggi in tv non si può più dire, fare, inventare niente. Ci sono centinaia di persone in Rai che possono farlo”. Così come “la legge Gasparri non fa che riassumere quel che vogliono i partiti: tutti quelli che vogliono tenere i piedi nella Rai”.


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