Skip to main content

Agenda digitale, Passera: entro giugno pacchetto DigItalia

Arriverà entro giugno il pacchetto “DigItalia”. Ad annunciarlo il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, intervenendo al forum di Confindustria Digitale sull´agenda digitale italiana. Al centro del dibattito del primo “Italian Digital Agenda Annual Forum”, che ha visto la presenza del Commissario Europeo per l’Agenda Digitale Neelie Kroes e dei Ministri Corrado Passera e Francesco Profumo, vi sarà il modello di governance, gli asset strategici e le azioni sulle quali costruire un’economia innovativa.
 
“L´agenda digitale tocca tutti – ha spiegato Passera – quando parliamo di DigItalia, non sono le norme di per sé ma le norme possono aiutare e possiamo fare insieme un pacchetto di spinta entro il mese di giugno”. Il ministro ha poi sottolineato che bisogna “arrivare a un provvedimento legislativo che deve essere il più possibile di condivisione” e in questo senso “il contributo di Confindustria digitale sarà più che utile”. Poi ha sottolineato: “Sull´agenda digitale noi ci mettiamo la faccia”.
 
Da parte sua, il ministro dell´Istruzione dell´Università e della Ricerca, Francesco Profumo, ha affermato che il Miur stanzierà oltre due miliardi di euro per lo sviluppo delle comunità intelligenti.
Il ministro ha specificato che i fondi saranno allocati con dei bandi e che un miliardo 140 milioni saranno destinati alle regioni del sud e un altro miliardo e 100 milioni saranno invece messi a disposizione delle regioni del centro-nord.
 
“L’obiettivo prioritario da raggiungere entro il 2015 deve essere quello di recuperare il gap con l’Europa sull’uso dei servizi Internet” ha affermato Stefano Parisi, Presidente di Confindustria Digitale. “Vanno contemporaneamente messi in atto una serie di azioni indispensabili per consentire all’Italia di raggiungere gli obiettivi dell’Agenda digitale Ue entro il 2015. Dopo i sacrifici necessari per scongiurare il rischio di default, è ora possibile dare al Paese, spingendo l’acceleratore sul digitale, un segnale immediato e concreto di nuovi e migliori servizi, nuove opportunità occupazionali e imprenditoriali”.
 
Quasi due anni fa la Commissione Europea ha lanciato l’Agenda Digitale con l’obiettivo di dare una risposta concreta ad alcuni interrogativi tra cui quello sul ruolo della digital economy nei prossimi anni. I maggiori partner europei hanno raccolto questa sfida attraverso la realizzazione di piani nazionali. L’Italia non lo ha ancora fatto. Il Governo Monti adesso prova a dare un segnale positivo nella speranza che si traduca in un piano strategico e in azioni concrete.
 
v.c.

×

Iscriviti alla newsletter