“Saremo pronti a breve a presentare al ministro Colao un progetto di piattaforma di cloud per la Pubblica amministrazione in collaborazione con Cdp, Leonardo e Sogei”, ha annunciato Gubitosi, ad di Tim. Che ha lanciato con Intesa Sanpaolo un osservatorio sull’Intelligenza artificiale
“Saremo pronti a breve a presentare al ministro [per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio] Colao un progetto di piattaforma di cloud per la Pubblica amministrazione in collaborazione con Cdp, Leonardo e Sogei”, ha annunciato Luigi Gubitosi, amministratore delegato di Telecom Italia, durante la conferenza stampa di presentazione della conferenza internazionale Ethics and Artificial Intelligence organizzata a Venezia da Aspen Institute Italia, Tim e Intesa Sanpaolo.
“Grazie a una dotazione da 46 miliardi di euro stanziati dal Pnrr l’Italia può contare, in rapporto al proprio Pil sul più imponente programma di digitalizzazione del mondo”, ha proseguito Gubitosi. “Credo che il Paese si possa collocare in termini di digitalizzazione in una posizione di vertice e grazie a tutta una serie di tecnologie come la banda ultra-larga, il 5G ma anche appunto una nuova piattaforma di cloud per la Pa che si affiancano a progetti di punta come quelli legati ai supercalcolatori presenti in alcuni centri di eccellenza come Bologna, Pavia e Genova”. “L’offerta è un’occasione che ci permetterà di crescere e consentirà all’Italia di posizionarsi al top in Europa per quanto riguarda i temi legati al cloud”, ha spiegato ancora il manager.
Il polo strategico nazionale del cloud per la Pubblica amministrazione verrò finanziato con i fondi europei del Pnrr per un valore di 900 milioni di euro.
Nei giorni scorsi il Messaggero aveva pubblicato alcune indiscrezioni sullo schermo della newco pubblico-privata che parteciperà alla gara per il cloud nazionale. Telecom avrebbe il 45%, alla Cdp andrebbe circa il 20% e il resto sarebbe spartito da Sogei e Leonardo. La bozza è stata già esaminata dai cda di Cdp, Tim e Sogei. Il 30 settembre toccherà a quello di Leonardo.
Intanto, Intesa Sanpaolo e Tim hanno deciso di lanciare a Roma di un osservatorio sull’Intelligenza artificiale per monitorare lo sviluppo della tecnologia ma anche per valutare rischi e collaborare, facendo attività di advocacy, alla definizione di regole condivise in Italia e nell’Unione europea. Ad annunciarlo, sempre a Venezia, Gubitosi e Stefano Lucchini, chief institutional affairs di Intesa Sanpaolo. Sarà il professor Angelo Maria Petroni a guidare questo progetto “con cui crediamo di potere dare un contributo significativo alla lettura di un fenomeno strategico in molti campi”, ha detto Gubitosi. “Si tratta di un progetto strategico anche per potere lavorare a un attività di advocacy finalizzata alla collaborazione alla stesura di regole condivise sulla gestione della IA in Italia e in Europa così evitando di venire tagliati fuori da un dibattito anche in termini normativi fondamentale per lo sviluppo di nuovi servizi nel settore bancario”, ha sottolineato invece Lucchini.