Il consiglio d’amministrazione di Ala approva la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021, segnando un’ulteriore crescita della redditività per la società e il gruppo. L’Italia si conferma il primo mercato per il gruppo, che per il futuro prevede ancora più internazionalizzazione e diversificazione dell’offerta
“Sulla scia degli ottimi risultati dell’anno 2020, Ala conferma, anche nel primo semestre del 2021, un trend positivo dei risultati e della redditività del gruppo, proseguendo la strategia di internazionalizzazione e di diversificazione settoriale”. Commenta così l’amministratore delegato di Ala, Gennaro di Capua, l’approvazione da parte del consiglio d’amministrazione, oggi, della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021, che vede il gruppo chiudere il primo semestre del 2021 con un ulteriore miglioramento della redditività.
I RISULTATI DI ALA
Ala S.p.A., gruppo quotato sul mercato Aim di Borsa italiana, leader in Italia e tra i principali player a livello globale nell’ offerta di servizi di logistica integrata e nella distribuzione di prodotti e componentistica per l’industria aeronautica e aerospaziale sia in ambito civile sia nel settore della Difesa, vede il proprio Ebitda margin passare da 9,8 % a 11,3 %; la crescita di 1,5 punti percentuali è frutto di una attenta politica di efficientamento dei costi dell’intero gruppo. Ciò si riflette in una crescita anche dell’Ebitda in valore assoluto del 7,8% rispetto al primo semestre 2020, attestandosi a € 7,5 milioni. L’Ebit è pari a € 6,4 milioni (+12,9%) e l’Utile ante imposte registra una crescita del 22,3%, a € 5,2 milioni.
BILANCIAMENTO E OTTIMIZZAZIONE
L’ottima redditività del gruppo Ala nel primo semestre 2021 è legata a una combinazione di attività ben bilanciato che spazia dalla gestione ottimizzata degli acquisti, ai controlli qualità, fino alla distribuzione di materiali meccanici di precisione e di consumo destinati alla produzione e manutenzione, principalmente di aeromobili o di satelliti. “Le nostre consolidate competenze – ha proseguito di Capua – e i continui investimenti in innovazione tecnologica ci consentono di garantire ai nostri clienti nel mondo servizi di assoluta qualità e di gestire efficacemente le inevitabili limitazioni dovute alla pandemia in corso, che sono un ulteriore stimolo per migliorare l’efficienza del nostro business”.
LA SITUAZIONE FINANZIARIA
I ricavi del Gruppo al 30 giugno 2021 sono pari a € 66,5 milioni, in lieve flessione rispetto al semestre dell’esercizio 2020 (-6,9%). La situazione finanziaria netta rileva un decremento pari a circa € 4,4 milioni, riconducibile oltre che al rimborso di mutui e finanziamenti, anche alla sostituzione di linee a breve con linee a medio e lungo termine. Al 30 giugno 2021 il livello di patrimonializzazione del gruppo è ulteriormente migliorato, infatti il patrimonio netto consolidato di Ala passa da € 33,2 milioni al 31 dicembre 2020, a € 34,1 milioni.
MERCATO ITALIANO E INTERNAZIONALE
Nel primo semestre 2021 l’Italia si conferma il primo mercato per Ala, in cui il gruppo realizza oltre il 75% del fatturato. Nel medio periodo, il gruppo punta ad accrescere il proprio fatturato all’estero per portarlo a un valore auspicabilmente equivalente a quello generato in Italia. La strategia di internazionalizzazione e di crescita per linee esterne, avviata nel 2010, oggi garantisce al gruppo una presenza operativa nei mercati strategici di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Israele e, dal 2020, anche Germania.
IL MODELLO DI BUSINESS
A ciò si aggiunge la diversificazione settoriale resa possibile dall’elevata scalabilità̀ del business, che consente ad Ala di estendere il suo modello, ampiamente consolidato nell’aerospazio, anche ad altri settori quali petrolio e gas, navale e ferroviario, le cui prospettive per il futuro appaiono incoraggianti. Nel corso del prossimo semestre 2021 il gruppo prevede, infatti, l’ampliamento del portafoglio d’offerta complessivo con l’obiettivo di ottenere un mix di ricavi alimentato dalle attività svolte nel segmento del service provider, della distribuzione e da quelle provenienti da nuovi segmenti operativi (parti di ricambio, materie prime, chimico, petrolio e gas, ecc.). Tale combinazione dovrebbe consentire di mitigare eventuali oscillazioni nelle tendenze dei singoli comparti.