Skip to main content

Il trasporto aereo diventa digitale. L’intesa tra Enav e sindacati

Accompagnare la transizione digitale di Enav in modo sostenibile, professionalizzando le risorse interne e favorendo l’ingresso di ulteriore personale esterno per assicurare la realizzazione dei progetti strategici. È l’obiettivo del documento sottoscritto oggi dalla Società nazionale di assistenza al volo, guidata da Paolo Simioni, con tutte le organizzazioni sindacali. Ecco i dettagli

Avanti tutta verso la transizione digitale del trasporto aereo. Enav ha firmato oggi un documento programmatico con tutte le organizzazioni sindacali per accompagnare il processo di digitalizzazione del Gruppo “in modo sostenibile, professionalizzando le risorse interne e favorendo l’ingresso di ulteriore personale esterno per assicurare la realizzazione dei progetti strategici”.

In particolare, si prevede la modernizzazione dei sistemi di gestione del traffico aereo e l’evoluzione del modello operativo “per garantire servizi sempre più efficienti e flessibili a vettori e passeggeri e per gestire lo spazio aereo quale risorsa strategica per il rilancio economico del Paese realizzando un modello di mobilità sostenibile che passa anche per lo sviluppo dei velivoli a pilotaggio remoto”, si legge nella nota.

“La continua ricerca dell’eccellenza tecnico operativa e la visione di un futuro migliore per le persone di Enav e la comunità: è questo lo spirito che ha creato le condizioni per raggiungere un’intesa così decisiva per l’evoluzione del nostro Gruppo”, ha spiegato l’amministratore delegato Paolo Simioni. “Tale risultato – ha aggiunto – è stato possibile anche grazie al modello partecipativo di Enav che, attraverso l’Organismo paritetico di garanzia, assicura una condivisione proattiva delle strategie aziendali tra la società e le parti sociali”. Il piano supera nelle intenzioni i confini del Gruppo. “Realizzare la transizione digitale delle nostre infrastrutture significa aiutare l’Italia a crescere economicamente, socialmente e culturalmente, favorendo la mobilità delle persone in modo sostenibile ed efficiente”, ha spiegato l’ad.

Il documento siglato oggi prevede impegno congiunto soprattutto su tre aspetti. Primo, l’implementazione delle torri di controllo gestite da remoto, con la conseguente professionalizzazione del personale impiegato in queste strutture all’avanguardia dalle quali sarà possibile assicurare, ad esempio, un servizio h24 anche sugli aeroporti dove oggi non è previsto, con evidenti benefici per compagnie aeree e territori. Secondo, l’assunzione di nuovo personale tecnico e operativo a garanzia di una gestione ottimale dei carichi di lavoro e della formazione. Terzo, la rivisitazione dell’attuale contratto di lavoro per adeguarlo ai nuovi profili professionali richiesti dall’evoluzione tecnologica e operativa.

A inizio agosto Enav ha presentato la semestrale 2021, con diversi segnali di ripresa per il trasporto aereo italiano. Il traffico risultava ancora in negativo, considerando che il confronto con lo stesso periodo del 2020 risentiva dei primi due mesi di quell’anno che furono da record, prima dell’impatto devastante del Covid-19, apprezzabile da marzo. Eppure, l’Italia è risultata sopra la media europea, con tendenza al miglioramento da un paio di mesi.

Ora l’attenzione è verso la piena ripresa del settore. Come? “Continuando a sviluppare il nostro portafoglio commerciale e al contempo investiamo per modernizzare i sistemi e digitalizzare le nostre infrastrutture per supportare la ripresa, lanciando anche nuovi servizi legati ai droni e all’advanced air mobility”, spiegava l’ad Simioni. “I nostri investimenti, però, non si limitano alla parte tecnologica”, aggiungeva. Nel primo semestre, infatti, “abbiamo assunto 50 giovani a tempo indeterminato e l’azienda è pronta a sfruttare le opportunità del Pnrr per il quale abbiamo presentato progetti per 110 milioni di euro”.

Due settimane prima, insieme al ministro Enrico Giovannini e a tanti stakeholder del settore, Enav aveva festeggiato i suoi primi quarant’anni di attività. È stato proprio il ministro a sottolineare che occorre “restare al passo con l’evoluzione tecnologica, accelerare la transizione ecologica e offrire servizi sempre più innovativi”. Sono concetti che Enav ha abbracciato da tempo, spesso anticipando di anni gli obiettivi europei. Come sulla sostenibilità, per cui il gruppo sarà a impatto climatico zero già dal 2022, in linea con il Piano di sostenibilità 2021-2023 presentato a inizio luglio, con 33 progetti tra digitalizzazione e interoperabilità. O come il “Free route”, sistema che permette agli aerei in sorvolo di seguire rotte dirette, risparmiando carburante ed emissioni. “Enav è una società forte e innovativa anche grazie alla costante sinergia e collaborazione con i nostri stakeholder istituzionali e industriali”, spiegava la presidente Francesca Isgrò. Un’azienda, rimarcava Simioni, “costantemente proiettata in avanti, che ha nello sviluppo tecnologico e nelle capacità delle persone due pilastri fondamentali per l’evoluzione sostenibile dello spazio aereo quale risorsa strategica dell’economia italiana”.



×

Iscriviti alla newsletter