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Bce, Draghi: “Il modello sociale europeo è insostenibile”

“Credo nella solidarietà ma le regole presenti non lo rendono sostenibile”. Ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo, spiegando che questo è il significato di quello che aveva voluto dire quando, in una intervista, aveva affermato che “il modello sociale europeo è morto”.
 
La Banca centrale europea torna poi a spronare i paesi dell´area euro a procedere a riforme sul mercato del lavoro. L’appello è rivolto in particolare ai “paesi che hanno perso competitività”. Tale paesi devono assicurare “sufficienti correzioni dei salari e rafforzamenti della produttività”.
Per Draghi, “la flessibilità e la competitività del mercato del lavoro” sono “cruciali” per il funzionamento dell´area euro.
 
Nell´area euro le tutele sul mercato del lavoro devono essere “ridistribuite con maggiore equità”, perché adesso penalizzano alcune categorie e in particolare i giovani in vari paesi. “La disoccupazione tra i giovani è certamente più elevata nei paesi che in passato hanno avuto mercati del lavoro con maggiore dualismo, ossia con tutte le protezioni su una sezione mentre un´altra parte del mercato, in particolare i giovani, sono stati lasciati senza protezioni”.
 
E così “durante la crisi i meno protetti sono stati i primi a finire senza lavoro”, ha proseguito Draghi. Questi sistemi vanno rivisti perché “non solo libererebbe energie ma ridistribuirebbe in un modo più equo risorse che ora sono concentrate solo su una parte della popolazione”.
 
Con le tensioni di questi giorni su alcuni paesi “i mercati stanno dicendo ai governi di attuare le riforme strutturali”. Nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo Draghi ha poi sostenuto che “i mercati si aspettano le riforme e dicono ai governi di attuarle. Non parlo specificatamente solo della Spagna”. E in generale ha rilevato che le tensioni dei mercati sui singoli paesi “non sono solo un sintomo di fastidio, ma anche di attenzione” verso quel paese.
 
Abbandonare le misure straordinarie anti crisi della Bce sarebbe “prematuro al momento attuale”, ha affermato il presidente della Bce.
 


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